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Il diritto penale, vale a dire il catalogo di tutti i comportamenti soggetti a repressione in una data società, non smette mai di crescere... Come interpretare l'esplosione dei procedimenti penali nel corso degli ultimi cinquant'anni? Come affrontare un fenomeno così multiforme, insaziabile e ambiguo, in cui la passione per il diritto si mescola a una mitologia redentrice?... Tale inflazione è multipla: essa corrisponde innanzitutto all'estensione della legge penale a "nuovi giudicabili", ma anche, in maniera meno visibile, a un intensificarsi della repressione classica e, più in profondo, all'emergere di un nuovo linguaggio con cui la società democratica esorcizza le proprie difficoltà (Antoine Garapon, Denis Salas).
La felicità sociale si chiama giustizia (H. Kelsen) |
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diritto | diritti «Justice cannot stop at the prison gate» (ECHR, Campbell and Fell v. UK, 28 june 1984) | 1260 documenti
Costituzione ... Sentenze C. Cost ... Regole ... Convenzioni internazionali
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Ma si sa oggi, e l'Amministrazione ne è perfettamente cosciente, che la prigione non produce niente di questo genere. Che essa non produce niente di niente. Che si tratta unicamente di uno straordinario gioco di destrezza, di un meccanismo del tutto singolare di eliminazione circolare: la società elimina spedendole in prigione delle persone che la prigione spezza, schiaccia, elimina fisicamente: una volta che queste persone sono state spezzate, la prigione le elimina liberandole, rimandandole nella società; qui la loro vita in prigione, il trattamento che hanno subìto, lo stato in cui ne sono usciti, tutto concorre a fare sì che immancabilmente la società li elimini di nuovo, rispedendoli in prigione, la quale eccetera. Attica è una macchina per eliminare, una specie di enorme stomaco, un rene che consuma, distrugge, macina e poi rigetta - e che consuma al fine di eliminare quello che è già stato eliminato. Michel Foucault on Attica, «Telos», n. 19, 1974. |
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Davide
Galliani # Dalla polifunzionalità alla proporzionalità. La Corte costituzionale e gli scopi della pena https://sistemapenale.it/ 12 ettembre 2023 |
Massimo
Donini # Il penale come religione di massa e l’ennesima riforma della giustizia https://sistemapenale.it/ 18 luglio 2023 |
Giovanni Maria Pavarin # A proposito di carcere, uso della forza e tortura https://sistemapenale.it/ 6 luglio 2023 |
Alessandro Centonze # Il dialogo tra la Corte EDU e la Corte di Cassazione: la costituzione di un sistema penale integrato in materia di tutela dei diritti fondamentali delle persone https://www.giustiziainsieme.it/ 9 giugno 2023 |
Andrea
D'Andrea # La luce della Costituzione e lo sguardo in avanti di Valerio Onida (Oltre l'effimero contingente) Rivista AIC. 31 maggio 2023 1. Il sovrano dell’ordinamento repubblicano: la Costituzione – 2. La Costituzione quale terminale del principio democratico – 3. La difesa dei principi costituzionali, con nettezza, ma senza preconcetti e chiusure settarie |
Carlo
Piergallini # Il “penale” senza “diritto”? https://sistemapenale.it/ 4 maggio 2023 1. Premessa. – 2. La “crisi” del sistema penale nella post-modernità. – 3. Il ‘trionfo’ del “penale”. – 3.1. Conclusione intermedia. – 3.2. L’incontenibilità, a monte, del “penale”. – 3.3. I luoghi di riduzione, a valle, del “penale”: la “depenalizzazione” e la “(non) punibilità”. – 4. La “crisi” del “diritto”. – 4.1. Che fare? – 4.1.1. Il principio di tassatività. – 4.1.2. La ‘pena’ prima del giudicato: la gogna mediatica e le misure cautelari. – 4.1.3. La legittimazione della pena. – 5. Conclusioni. |
.Procura
Generale della Corte di Cassazione # Orientamenti in materia di violenza di genere Roma, 3 maggio 2023 |
Anna
Antonia Giovinazzo # La pena pecuniaria tra modifiche normative e realismo operativo: alcune osservazioni critiche https://www.sistemapenale.it/ 26 aprile 2023 1. Premessa. – 1.1. Dati statistici. – 1.2. Obbiettivo dell’indagine – 2. Un intervento espressamente finalizzato al recupero di effettività della pena pecuniaria – 2.1 Le intenzioni della riforma – 2.2. I criteri di calcolo della pena pecuniaria – 2.3. La nuova esecuzione delle pene pecuniarie: tratti qualificanti – 2.4 Il sistema di conversione delle pene pecuniarie non pagate – 2.4.1. Mancato pagamento colpevole – 2.4.2. Mancato pagamento incolpevole – 2.4.3. Mancato pagamento delle pene pecuniarie sostitutive. – 2.5. La c.d. conversione di secondo grado – 3. Dagli auspici del legislatore al realismo operativo: note critiche sul procedimento di esecuzione e di conversione – 3.1. Breve nota preliminare di metodo – 3.2. Sul binomio insolvenza-insolvibilità – 3.3. Conversione e competenza della magistratura di sorveglianza: profili problematici – 4. Alcuni spunti di riflessione mutuati dall’esperienza tedesca – 5. Cenni conclusivi. |
Nello Rossi
# Dalla “giurisprudenza
alternativa” alle problematiche dell’oggi
https://www.questionegiustizia.it/ 11
aprile 2023
#
Trib. sorv. Milano, ord. 24 marzo 2023
(dep. 27 marzo 2023), n. 3862, Pres. Di Rosa, rel.
Anedda
Caso Cospito: il Tribunale di
sorveglianza di Milano rigetta l'istanza di
differimento dell'esecuzione della pena nelle forme
della detenzione domiciliare
Francesco
Viganò
# Diritto
penale e diritti della persona
https://www.sistemapenale.it/ 13 marzo 2023
1. Introduzione. – 2. Diritti come
oggetti della tutela penale. – 2.1. Ripensare al ruolo
della vittima nella teoria del reato. – 2.2. Obblighi
di tutela penale dei diritti fondamentali. – 2.3. La
giustificazione della lesione del diritto penalmente
tutelato. – 2.4. Diritti della vittima, misura della
pena e giustizia riparativa. – 3. Diritti come limiti
alla tutela penale. – 3.1. Diritti dell’individuo e
scelte di criminalizzazione: a) tutele formali. – 3.2.
(Segue): b) tutele sostanziali. – 3.3. Diritti
relativi all’an della responsabilità penale, e diritti
relativi al quomodo e al quantum delle sanzioni. –
3.4. Diritti processuali. – 4. Conclusione
Susanna
Schiavone # L’istanza di legalità della pena tra tutela dei diritti umani, intenti definitori e rimedi processuali https://www.sistemapenale.it/ 2 marzo 2023 |
Luigi
Ferrajoli # L’ostentazione istituzionale della disumanità della pena www.questionegiustizia.it/ 1 marzo 2023 |
Marcello
Bortolato # L'art."41-bis": chi e come. Brevi note sul regime differenziato dell’art. 41-bis dell’ordinamento penitenziario: oggetto, destinatari, contenuti. www.questionegiustizia.it/ 27 febbraio 2023 |
Ufficio di Sorveglianza di Spoleto - dr Fabio Gianfilippi # Art. 18 O.P. - Questione di legittimità costituzionale Spoleto 14.12.2022 . Deposito 12.01.2023 |
AA.
VV. # Il diritto femminile https://www.questionegiustizia.it/ Fascicolo 4/2022 |
Maria Rosaria
Donnarumma # La situazione carceraria in Italia: una sconfitta dello Stato di diritto Giurisprudenza Penale Web, Dicembre 2022 |
Arianna
Lancia, Flavia Pacella # Il fatto di lieve entità ex art. 73, quinto comma, d.p.r. 309/1990: alla ricerca di un’interpretazione tassativizzante https://www.sistemapenale.it/ 22 novembre 2022 |
Davide Galliani |
Antonella Calcaterra |
Emilio Dolcini |
Natalino Irti La politica criminale deve orientarsi verso un impiego limitato e accorto della restrizione fisica… Si vuol dire – e si dice e insegna da maestri, italiani e stranieri, dello stesso diritto penale – che la risposta unitaria dell'ordinamento può consistere, e deve consistere, soprattutto in sanzioni di altri campi: civile, amministrativo, fiscale, e così seguitando. L'asse del diritto penale va spostato verso sanzioni diverse dalla restrizione fisica... |
Riccardo De
Vito # Finisce davvero il “fine pena mai”? Riflessioni e interrogativi sul decreto-legge che riscrive il 4-bis https://www.questionegiustizia.it/ 2 novembre 2022 |
Alessandro
Ricci # Osservazioni a prima lettura agli artt. 1-3 del decreto-legge n. 162 del 31.10.2022, in tema di «divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia». Giurisprudenza Penale, Novembre 2022 |
Giovanni Fiandaca # La giustizia meloniana è un manifesto del pensiero illiberale Il Foglio, 3 novembre 2022 I |
Fabio Gianfilippi |
Gian Luigi
Gatta # Rinvio della riforma Cartabia: una scelta discutibile e di dubbia legittimità costituzionale. E l'Europa? A proposito del d.l. 31 ottobre 2022, n. 162 https://sistemapenale.it/ 31 ottobre 2022 |
Mitja Gialuz # Per un processo penale più efficiente e giusto. Guida alla lettura della riforma Cartabia (profili processuali) https://sistemapenale.it/ 28 ottobre 2022 |
Ordinanza Tribunale Sorveglianza Firenze. Firenze, 13 settembre 2022 |
Cecilia
Pagella # Sulla rilevanza penale dello sbarco su suolo libico di migranti soccorsi in acque internazionali https://sistemapenale.it/ 05 Settembre 2022 # GUP Napoli, sent. n. 1643 del 13 ottobre 2021 (dep. 30 dicembre 2021), giud. Miranda |
Emilio
Dolcini # Dalla riforma Cartabia nuova linfa per le pene sostitutive. Note a margine dello schema di d.lgs. approvato dal Consiglio dei Ministri il 4 agosto 2022 https://sistemapenale.it/ 30 agosto 2022 1. Il sistema sanzionatorio penale nel mirino della riforma. – 2. L’ingresso nel codice penale della categoria delle «pene sostitutive delle detentive brevi» come definite nella legge n. 134/2021. – 3. Mai più pene ‘sostituite e sospese’. – 4. La semilibertà sostitutiva e la detenzione domiciliare sostitutiva. – 5. Il lavoro di pubblica utilità sostitutivo. – 6. Prescrizioni comuni. – 7. Affidamento in prova al servizio sociale e pene sostitutive. – 8. La pena pecuniaria sostitutiva. – 9. Le nuove condizioni soggettive per la sostituzione della pena detentiva. – 10. Il potere discrezionale del giudice nella sostituzione della pena detentiva: il «minor sacrificio per la libertà personale». – 11. Il procedimento per la sostituzione: aperture al modello bifasico. – 12. Mancata esecuzione della pena sostitutiva o violazione delle prescrizioni: ampio spazio alla discrezionalità del giudice. – 13. La pena pecuniaria sostitutiva si converte anche in caso di insolvenza. – 14. I principali fattori di rinnovamento delle sanzioni sostitutive. – 15. Razionalità e mitezza delle nuove pene sostitutive. – 16. L’impatto sul sistema: pene sostitutive, misure alternative, carcere. – 17. I destini della riforma nel quadro della crisi di Governo. |
Consiglio
dei Ministri # Schema del decreto legislativo di riforma della giustizia penale (delegato al Governo) # Relazione illustrativa Lo schema di decreto legislativo di attuazione della legge 27 settembre 2021, n. 134 (art. 1), recante “Delega al Governo per l’efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari” (G.U. n. 237 del 4 ottobre 2021), si compone di novantanove articoli, che introducono nuove disposizioni e intervengono sul codice penale, sul codice di procedura penale e sulle principali leggi complementari ai due codici. La Relazione illustrativa si compone di tre parti, dedicate, rispettivamente, alla riforma del processo penale (Parte Prima), alla riforma del sistema sanzionatorio penale (Parte Seconda) e all’introduzione di una disciplina organica della giustizia riparativa (Parte Terza). |
Novella
Galantini # “Diritti cautelari” e restrizione della libertà personale nella logica della proporzionalità https://sistemapenale.it/ 30 giugno 2022 Introdurre il tema della libertà personale nel processo penale significa in primo luogo richiamare i principi fondamentali, costituzionali e convenzionali, in cui si enunciano i diritti inviolabili della persona. Alla fissazione delle coordinate di base sulla riserva di legge nell’art. 13. 1 Cost., si affianca la presunzione di non colpevolezza dell’art. 27.2 Cost., con un rilancio a livello delle fonti superiori in cui la tutela della libertà personale di cui all’art. 5 Cedu trova riscontro nella presunzione di innocenza dell’art. 6.2 Cedu e nell’art. 48.1 Carta dei diritti UE. |
Roberto
Bartoli # Nuovi scenari della legalità penale https://sistemapenale.it/ 28 giugno 2022 1. Dalla legalità legalistica alla legalità interpretativa e il conseguente acuirsi dei problemi tradizionali. – 1.1. I vincoli del giudice alla legge tra regole ermeneutiche e giustiziabilità del divieto di analogia. – 1.2. La nomofilachia per prevenire/risolvere i contrasti giurisprudenziali. – 1.3. Rilevanza e trattamento del mutamento giurisprudenziale sfavorevole. – 2. Alcune recenti sentenze della Corte costituzionale e della Corte di cassazione in tema di legalità penale: qualcosa, anzi molto, si muove. – 2.1. La sentenza della Corte costituzionale n. 98/2021 sui maltrattamenti in famiglia tra regole ermeneutiche … – 2.1.1. … e giustiziabilità del divieto di analogia. – 2.2. La sentenza delle Sezioni Unite n. 10381/2021 sull’art. 384 c.p.: verso una nuova ermeneutica basata sul tipo legale. – 2.3. La sentenza delle Sezioni Unite n. 8544/2020 sui c.d. fratelli minori del caso Contrada: il contrasto giurisprudenziale esclude la colpevolezza. – 2.4. Le sentenze della Sezione VI della Corte di cassazione n. 5536/2022 e n. 5538/2022: elaborazione di strumenti soft per prevenire il formarsi di contrasti giurisprudenziali. – 2.5. Il tassello mancante: l’irrilevanza del mutamento sfavorevole nelle sentenze delle Sezioni unite n. 13/2000, n. 51815/2018 e n. 4616/2022 in tema di pornografia minorile. – 2.5.1. Al cuore del problema: la distinzione tra mutamenti fuori dal tipo legale inammissibili e mutamenti nel tipo legale irretroattivi. – 2.5.2. Ancora sulla giurisprudenza delle Sezioni Unite in tema di materiale pornografico minorile. – 3. Conclusioni. |
Franco Della
Casa # I rimedi preventivi a tutela dei diritti e della dignità del detenuto. Parallelismi tra l'evoluzione normativa italiana e quella francese www.sistemapenale.it/ 13 giugno 2022 1. La Corte europea si ripete (dalla sentenza Torreggiani contro Italia alla sentenza J.M.B. contro Francia). – 2. La questione del “ricorso effettivo”: il reclamo ex art. 35-bis ord. penit. quale punto di arrivo di un lungo e travagliato percorso. – 2.1. Il rimedio francese del référé - liberté. 3. Dagli entusiasmi iniziali verso il référé - liberté al successivo disincanto. – 4. La genesi della legge «tendant à garantir le droit au respect de la dignité en détention». - 4.1. I contenuti. – 5. Il raggio di operatività del ricorso introdotto dal legislatore francese e quello del reclamo disciplinato dall’art. 35-bis ord. penit. – 6. Una questione trascurata dall’art. 35-bis ord. penit.: la violazione dei diritti determinata dal sovraffollamento. – 7. I tempi richiesti per la risposta giudiziale e per la concreta attuazione dei suoi contenuti. – 8. Un bilancio conclusivo: la bilaterale inosservanza dei moniti della Corte europea in tema di “ricorso effettivo” e di sovraffollamento carcerario. |
Giuseppe
Monaco # REMS: riserva di legge e competenze del Ministro della giustizia. Dopo un’ampia istruttoria, ancora una pronuncia di incostituzionalità accertata ma non dichiarata. Osservazioni su Corte cost. n. 22/2022 Osservatorio Costituzionale, 7 giugno 2022 1. Premessa: molteplici profili di interesse della sentenza n. 22 del 2022. – 2. Assegnazione in REMS e riserva assoluta di legge. – 3. REMS e competenze del Ministro della giustizia. – 4. Utilizzo delle risultanze dell’istruttoria svolta ai sensi dell’art. 12 N.I. – 5. Ancora una incostituzionalità accertata ma non dichiarata. |
Chiara
Gabrielli # Pubblico ministero, informazione giudiziaria e presunzione di non colpevolezza www.questionegiustizia.it/ 17 maggio 2022 |
In ricordo di Valerio Onida - Milano 14 maggio 2022 # Corte Costituzionale, Sentenza n. 526/2000
# Valerio
Onida, Prefazione a Contro gli ergastoli, a cura
di S. Anastasia, F. Corleone, A. Pugiotto,
Futura 2021 # Marilisa D'Amico(intervista), Addio a Onida, www.ilgiorno.it/ 15 mag22 # Marta Cartabia, La lezione infinita del mio maestro Valerio Onida, www.repubblica.it/ 15 maggio 2022 # Andrea Pugiotto, Chi era Valerio Onida, giurista e uomo fuori del comune, Il Riformista, 18 Maggio 2022 |
Veronica
Manca # Ergastolo ostativo e permessi premio: le risposte della Magistratura di Sorveglianza nelle more della riforma parlamentare https://osep.jus.unipi.it/ 4 Maggio 2022 |
Servizio
studi del Senato # Disposizioni in materia di accesso ai benefici penitenziari per i condannati per i reati cosiddetti ostativi (AA.SS. nn. 2574 e 2465) Dossier n. 539, aprile 2022 |
Vladimiro Zagrebelsky 1. Carcere e biodiritto. – 2. Dall’intimidazione generale all’emenda del condannato. 3. Limitazione della libertà e diritti. – 4. La salute del detenuto. – 5. Detenzione e forme di socialità. – 6. Considerazioni finali |
Franceco
Viganò # La proporzionalità della pena tra diritto costituzionale italiano e diritto dell’Unione europea: sull’effetto diretto dell’art. 49, paragrafo 3, della Carta alla luce di una recentissima sentenza della Corte di giustizia https://sistemapenale.it/ 26 aprile 2022 |
Emanuele
Florio # “Perquisizione e forza”: le violenze sui detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere al vaglio della Cassazione www.giurisprudenzapenale.com/ 26 Marzo 2022 # Cassazione Penale, Sez. V, 16 marzo 2022 (ud. 9 novembre 2021), n. 8973 |
Giovanni Fiandaca Un legislatore democratico all’altezza dei suoi doveri costituzionali dovrebbe, una buona volta, evitare di delegare alla giurisprudenza il compito di precisare in sede applicativa il senso e la portata di leggi che escono dalla fabbrica parlamentare simili a prodotti semi-lavorati da completare o a bozze bisognose ancora di correzioni. Se la tentazione della delega invece persiste, è ingiustificato accusare poi i giudici di eccedere in discrezionalità interpretativa; è il potere legislativo che tradisce, per primo, il suo (teorico) ruolo di produttore monopolista della legislazione penale. |
Giuseppe
Caputo # Stato costituzionale di diritto e carcere. Appunti per una teoria costituzionalmente orientata dei diritti della persona detenuta Florence Law Review. 2, 2022 |
Marco Ruotolo # Riflessioni sul possibile “seguito” dell’ord. n. 97 del 2021 della Corte costituzionale https://sistemapenale.it/ 28 febbraio 2022 L’incostituzionalità accertata (ma non ancora dichiarata) dell’ergastolo ostativo e i contenuti principali del “monito” al legislatore. – 2. L’esclusione dei condannati in regime di 41-bis dal novero dei possibili beneficiari di permessi premio e della liberazione condizionale. – 3. Le conseguenze della mancata collaborazione con la giustizia. – 4. Qualche proposta per il “seguito” legislativo dell’ord. n. 97 del 2021: a) un possibile diverso trattamento, legato al tipo di reato. – 5. (segue): b) per una distinzione della posizione tra “partecipe” ed “estraneo” all’organizzazione criminale, nell’ambito dei reati di c.d. prima fascia. – 6. (segue): il mantenimento dell’accertamento della impossibilità o della inesigibilità della collaborazione (sulle ragioni della mancata collaborazione). – 7. (segue): d) la rilevanza del concreto percorso di esecuzione della pena. – 8. (segue): e) l’auspicato “seguito” anche per le c.d. misure intermedie. |
Matteo
Rampioni # Corrispondenza e visto di censura: prosegue il cammino verso un pieno riconoscimento del diritto di difesa. www.penaledp.it/ 24 febbraio 2022 Con la sentenza 18/2022 la Corte costituzionale stabilisce che viola il diritto di difesa sancito dall’art. 24, comma 2, Cost., l’art. 41-bis o.p. nella parte in cui impone il visto di censura sulla corrispondenza tra il detenuto sottoposto al regime di massima sicurezza ed il suo difensore di fiducia. |
Daniele Negri # Dell'improcedibilità temporale. Pregi e difetti https://sistemapenale.it/ 21 febbraio 2022 1. Una tutela radicale per la ragionevole durata del processo. – 2. La dubbia costituzionalità del meccanismo di proroga. – 3. Risvolti in malam partem e possibili rimedi. – 4. Il controverso rapporto tra improcedibilità e inammissibilità dell’impugnazione. |
Giovanni Canzio https://sistemapenale.it/ 14 febbraio
2022 |
Claudio Castelli (presidente della Corte di appello di Brescia)
#
Giustizia
predittiva |
Fabio
Fiorentin # Il “carcere duro” e gli internati in misura di sicurezza: qualche riflessione a margine di un’importante sentenza della Corte costituzionale https://sistemapenale.it/ 4 febbraio 2022 1.Una sentenza “di principi” e un importante persuasive precedent. – 2. Le questioni sottoposte al vaglio di costituzionalità: la connotazione afflittiva dell’internamento aggravato dal “41-bis” e il contrasto con il principio di legalità costituzionale e convenzionale. – 3. La prolungata durata della misura di sicurezza e la lesione del principio di proporzionalità. – 4. Una misura di sicurezza privata della sua essenziale funzione risocializzante, ridotta a mero duplicato della pena detentiva. – 5. Le prospettazioni delle parti. – 6. La risposta del Giudice delle leggi: i principi di adeguatezza e proporzionalità le guidelines nell’applicazione delle misure limitative. – 7. Le misure limitative non possono integrare trattamenti contrari al senso di umanità o vanificare la finalità rieducativa. – 8. Lo “statuto differenziale” degli internati impone un’applicazione peculiare delle limitazioni. – 9. Il disconoscimento della premessa logico-giuridica apre la strada all’interpretativa di rigetto. – 10. La congruità della risposta “sanzionatoria” è assicurata dalla valutazione “individualizzata” del giudice (e del ministro della giustizia). – 11. Uno sguardo oltre il dictum costituzionale. – 12. La “messa a regime costituzionale” della casa di lavoro. |
Benedetta
Marialiliana Ceresoli # La recidiva: rinnovate riflessioni sulla sua ragion d’essere all’interno del sistema. Un’aggravante sempre più in tensione coi fondamentali principi di diritto: criticità attuali e prospettive future https://dirittopenaleuomo.org/ 26 gennaio 2022 1. Evoluzione storica della disciplina della recidiva. – 2. Ratio ispiratrice della Legge ex Cirielli. – 3. Aspetti problematici dell’attuale disciplina in tema di recidiva. – 4. Tra obbligatorietà e facoltatività della recidiva. – 4.1. Gli interventi della Corte costituzionale in relazione all’art. 99 comma 4 c.p. – 4.2. L’intervento della Corte costituzionale in relazione all’art. 99 comma 5 c.p. – 5. Le tensioni sottese alla attuale formulazione dell’art. 69 comma 4 c.p. – 5.1. Il giudizio di valenza e le circostanze attenuanti di natura oggettiva. – 5.2. Il giudizio di valenza e le circostanze attenuanti di natura premiale. – 5.3. Il giudizio di valenza e le circostanze attenuanti di natura soggettiva. – 6. Riflessioni conclusive sulla ragion d’essere della recidiva all’interno del sistema |
Armando
Spataro # Commento al Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n. 188 https://www.giustiziainsieme.it/ 12 dicembre 2021 e 2 gennaio 2022 Commento al Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n. 188 (Disposizioni per il compiuto adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni della direttiva (UE) 2016/343 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, sul rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione di innocenza e del diritto di presenziare al processo nei procedimenti penali). |
Teresa Bene # Forme di bias nel sistema di tutela delle donne vittime di violenza https://sistemapenale.it/ 29 novembre 2021 1. Orientamenti culturali discriminatori. – 2. Le ambiguità dei modelli e il punto di rottura della legislazione penale. – 3. La vittimizzazione secondaria. – 4. Le distorsioni sistemiche: l’impianto normativo. – 5. Gli orientamenti giurisprudenziali. – 6. Le distorsioni cognitive: il linguaggio giuridico. – 7. segue. Il linguaggio mediatico. |
Michele Passione, Maria Brucale #
L’insostenibile pesantezza dell’essere |
Fondazione
Occorsio # Intelligenza artificiale e giurisdizione penale Workshop, 19 novembre 2021 1. Ragioni di un incontro (Giovanni Salvi). – 2. Ragioni di una presenza (Luciano Carta, Luigi Gubitosi, Stefano Lucchini, Alessandro Pansa). – 3. La regolamentazione europea sulla Mutual Legal Assistance (MLA) nel cyberspace (Beatrice Fragasso). – 4. Discussione a tre voci (Roberto Baldoni – Laura Carpini – Massimiliano Signoretti). – 5. I.A. e reati ambientali (Pasquale Fimiani, Giuseppe Sgorbati). – 6. I.A. nei reati economici e finanziari (Gaetano Ruta). – 7. Criptovalute, aspetti investigativi e processuali (Fabio Di Vizio). – 8. I.A., politica e reati contro la personalità dello Stato (Claudio Orazio Onorati). – 9. I.A. e reati “comuni” (Mario Palazzi). |
Emilio
Dolcini # Fine pena: 31/12/9999. Il punto sulla questione ergastolo www.sistemapenale.it/ 15 novembre 2021 1. Premessa. – 2. Lessico. – I. La pena detentiva perpetua in Italia e in Europa, tra storia e prassi. – 3. L’ergastolo nel codice Rocco. – 4. L’erosione del carattere perpetuo della pena dell’ergastolo. – 5. La legislazione dell’emergenza: nascono l’ergastolo ostativo (e un ergastolo ‘di terzo tipo’). – 6. L’ergastolo in alcuni progetti di riforma del codice penale. – 7. L’ergastolo nella prassi. – 8. La pena detentiva perpetua nei Paesi che aderiscono al Consiglio d’Europa: a) La legislazione. – 9. (Segue): b) La prassi. – II. Ergastolo, Costituzione e Convenzione europea dei diritti dell’uomo. – 10. Ergastolo comune e Costituzione. – 11. Ergastolo ostativo e Costituzione: Corte cost., sent. n. 135/2003. – 12. Ergastolo ex art. 54 quater co. 4 ord. penit.: finalmente una sentenza di accoglimento totale. – 13. Pena detentiva perpetua e CEDU. – 14. (Segue): Viola c. Italia. – 15. Reati di cui all’art. 4 bis co. 1 ord. penit., mancata collaborazione, permessi-premio: Corte cost., sent. n. 253/2019. – 16. La Corte costituzionale si pronuncia nuovamente sull’ergastolo ostativo: l’ord. n. 97/2021. – 17. Le proposte di legge in tema di ergastolo ostativo all’esame del Parlamento. – 18. Conclusioni. |
Cristina
Maggia # Ancora una volta i tribunali per i minorenni messi al margine della giurisdizione www.questionegiustizia.it/ 20 settembre 2021 La costituzione di un “Tribunale unico per le persone, i minori e le famiglie”. Nonostante il nome evocativo, il risultato che raggiunge è quello della sparizione dell’organo giudiziario minorile collegiale e multidisciplinare esistente... La perdita della collegialità e della componente onoraria in procedure che hanno al centro situazioni gravemente traumatiche e che comportano interventi coraggiosi e spesso impopolari, pare costituire un grave vulnus alla tutela del minorenne maltrattato, e una negativa riduzione degli strumenti a disposizione del giudice, utili a stemperare e condividere la fatica decisionale |
Francesco
Palazzo # I profili di diritto sostanziale della riforma penale www.sistemapenale.it/ 8 settembre 2021 1. Il contesto della riforma. – 2. Riforma “organica” o “novellistica”? – 3. Le possibili grandi opzioni strategiche. – 4. Gli istituti sostanziali di deflazione processuale: profili generali. – 5. Segue. Istituti di esclusione o estinzione della punibilità e azione penale. – 6. Segue. Limitazioni alle impugnazioni. – 7. Segue. I riti semplificati. – 8. Le riforme del sistema sanzionatorio: le sanzioni sostitutive. – 9. Segue. La giustizia riparativa. – 10. La prescrizione. |
Emilio
Dolcini # Sanzioni sostitutive: la svolta impressa dalla riforma Cartabia https://sistemapenale.it/ 2 settembre 2021 |
Giovanni
Canzio # Le linee del modello "Cartabia". Una prima lettura https://sistemapenale.it/ 25 agosto 2021 |
Glauco
Giostra # Una nuova cultura della pena e non soltanto nuove carceri Avvenire, 22 luglio 2021 Se pensassimo di risolvere il problema, come da più parti si auspica, semplicemente costruendo nuovi penitenziari, ci ritroveremmo tra non molto, come in uno sconsolante gioco dell'oca, al punto di partenza. Il Consiglio d'Europa ha da tempo ammonito: aumentare la capienza penitenziaria, significa soltanto favorire un maggior ricorso alla carcerazione. L'offerta crea la domanda.o. I mattoni con cui si costruiscono i penitenziari devono avere dentro un'idea; devono realizzare una struttura disegnata dal senso e dalla finalità della pena. |
Glauco Giostra (Intervista di Angela
Stella) |
Luigi Manconi |
Fabio
Fiorentin # Sistema penitenziario: le riforme necessarie non possono più attendere dopo le violenze nelle carceri www.sistemapenale.it/ 6 luglio 2021 Santa Maria Capua Vetere... La sensazione è che non si tratti affatto di un episodio isolato, ma della parossistica manifestazione di una crisi profonda dell’istituzione carceraria che ha a lungo covato sotto le ceneri dell’indifferenza di chi avrebbe dovuto provvedere e dell’ipocrisia della politica... Se le cose saranno lasciate così come stanno, la balcanizzazione delle nostre carceri sarà un futuro annunciato che nessuno potrà imputare al fatale corso di un destino ostinatamente avverso |
Coordinamento Nazionale dei Magistrati di Sorveglianza - Conams # Comunicato sui fatti del carcere di Santa Maria Capua Vetere Roma, 5 luglio 2021 ... riafferma l'altissimo valore non negoziabile della dignità di ogni persona umana e dell'nviolabilità dei corpi dei detenuti consacrata negli istituti millenari posti a fondamento dello Stato di diritto e della civiltà umana e giuridica... |
Magistratura
Democratica # I fatti di Santa Maria Capua Vetere: l’ennesimo tradimento della democrazia www.magistraturademocratica.it/ 29 giugno 2021 Assistiamo profondamente feriti al ripetersi di dinamiche già conosciute anche in sede giudiziaria: pianificazione delle aggressioni, modalità dei pestaggi (dal “corridoio umano” ai colpi alle dita della mano), coperture, percezione di impunità, riduzione della persona detenuta a oggetto nelle mani del potere dei custodi. |
Antonello
Cincotta # La pena in executivis: dalla legalità costituzionale alla legalità legale https://sistemapenale.it/ 25 giugno 2021 Lo scritto prende spunto da un volume di qualche anno fa. Il titolo estremamente stimolante e significativo: Dalla Costituzione “inattuata” alla Costituzione "inattuale"? Il ritardo di “quel” tempo giuridico può essere recuperato per incidere sul tempo sociale sempre più accelerato e mutevole? Questi interrogativi riguardano anche la pena... 1. Premessa. – 2. La pena e la “riparazione dei cocci”. – 3. La pena: Costituzione applicata ma non attuata? – 4. Conclusioni. |
Vittorio
Manes - Intervista di Angela Stella # Non solo il carcere, anche il processo deve essere extrema ratio www.ilriformista.it/ 15 Giugno 2021 |
Noemi Cardinale |
Glauco Giostra |
Marco Bouchard |
Domenico Pulitanò |
Francesco
Palazzo # Sul pubblico ministero: riformare sì, ma con giudizio www.questionegiustizia.it/ 8giugno 2021 L’unica vera grande riforma capace di ricondurre la giustizia penale italiana a una maggiore “normalità” sarebbe quella di separare (non tanto le carriere, quanto piuttosto) la perversa contiguità che non di rado lega attività inquirente e informazione giudiziaria: tema, anche questo, difficilissimo da affrontare poiché sovrastato dal prepotente e sacrosanto diritto all’informazione. Sotto l’insegna dell’ansia di giustizia, due blocchi indubbiamente di potere come le autorità inquirenti e gli organi d’informazione possono trovare sinergie improprie, capaci di produrre effetti devastanti sulle persone e anche sulla salute complessiva del sistema. |
Stefania
Amato # Fermare l’onda blu. Tortura nel carcere di S. Gimignano: una delle prime sentenze di merito che, applicando la nuova fattispecie di reato, condannano la violenza in divisa blu https://dirittopenaleuomo.org/ 3 giugno 2021 # Gip-Gup Siena, Sentenza 17 febbraio 2021, depositata il 7 maggio 2021 |
Cour
Europeenne des Droits de l'Homme # Affaire J. L. c. Italie (Requete n. 5671/16) Strasbourg, 27 mai 2021 |
Fabio
Gianfilippi # Ergastolo ostativo: incostituzionalità esibita e ritardi del legislatore. Prime note all’ordinanza 97/2021 www.questionegiustizia.it/ 27/05/2021 Nell’attesa che il legislatore provveda, nella materia così delicata che si è anche in queste note provato a succingere, l’auspicio è che, rimossa anche la preclusione assoluta connessa alla collaborazione con la giustizia, si operi, ove ritenuto indispensabile, in modo da rendere, per come per altro richiesto dalla Corte costituzionale, eventualmente più ricco il compendio istruttorio da consegnare alla magistratura di sorveglianza, al fine di consentirle decisioni ancor più informate.... Occorre una convinta fiducia nell’azione della magistratura di sorveglianza, e nella sua capacità di costruire percorsi credibili per i condannati e perciò tali da costituire un elemento di forza nella tutela della sicurezza della collettività |
Emilio Dolcini |
Commissione di studio Pres. Dott.
Giorgio Lattanzi, Vice Pres. Dott. Ernesto Lupo e
Prof. Gian Luigi Gatta) |
Michele Ainis
(Intervista di Gennaro Grimolizzi) # Un diritto oscuro è un’arma per i più forti e i prepotenti www.ildubbio.news/ 24 maggio 2021 La scrittura, quasi esoterica ed incomprensibile, delle leggi rende la democrazia più fragile. «Con un diritto oscuro diventiamo tutti punibili»... La magistratura è destinataria di una delega implicita che la legge incomprensibile produce. La responsabilità della politica su questo è enorme. È inevitabile che il giudice si trovi a fare il legislatore di fronte a norme incomprensibili. |
Luigi
Giordano # La giurisprudenza di legittimità sulle prime applicazioni del processo penale telematico www.sistemapenale.it/ 21 maggio 2021 1. Premessa. – 2. La Corte di cassazione sulle notifiche telematiche. – 3. Notificazioni e comunicazioni telematiche a cura della parte privata. – 4. La Corte di cassazione sulla trasmissione di istanze delle parti a mezzo PEC. – 5. La Corte di cassazione sulla produzione di memorie a mezzo PEC. – 6. La Corte di cassazione sulla trasmissione a mezzo PEC della lista testimoni, periti e consulenti tecnici. – 7. La presentazione a mezzo PEC dell’atto di impugnazione. – 8. La Corte di cassazione sulla trasmissione della nomina a difensore di fiducia a mezzo PEC. – 9. La Corte di cassazione sulla comunicazione di atti in via telematica (mail ordinaria o PEC) tra uffici giudiziari. – 10. La Corte di Cassazione sull’applicativo Tiap-Document@. – 11. La Corte di cassazione sul S.I.C.P. – Sistema Informativo della Cognizione Penale. |
Davide
Galliani # Il chiaro e lo scuro. Primo commento all’ordinanza 97/2021 della Corte costituzionale sull’ergastolo ostativo www.giustiziainsieme.it/ 20 maggio 2021 1. Premessa – 2. L’ordinanza 97/2021 accerta l’incostituzionalità? – 3. Il pericolo di ripristino – 4. Il destino del giudizio a quo – 5. I delitti diversi da quelli di contesto mafioso – 6. I procedimenti della sorveglianza fino al 10 maggio 2022 – 7. In particolare, i procedimenti riguardanti la liberazione condizionale – 8. L’equiparazione tra ergastolani collaboranti e non collaboranti – 9. Il sicuro ravvedimento, la libertà di non collaborare, la professione di innocenza – 10. Il sistema di protezione dei collaboratori di giustizia. |
Davide
Galliani # Un comunicato tira l’altro. Non ci resta che…attendere www.giustiziainsieme.it/ 16 aprile 2021 La Corte costituzionale, riunita oggi in camera di consiglio, ha esaminato le questioni di legittimità sollevate dalla Corte di cassazione sul regime applicabile ai condannati alla pena dell’ergastolo per reati di mafia e di contesto mafioso che non abbiano collaborato con la giustizia e che chiedano l’accesso alla liberazione condizionale. |
Giuseppe Pignatone Il principio di non colpevolezza richiamato dalla direttiva deve trovare un punto di equilibrio con altri principi costituzionali di non minore rilievo, tra cui il diritto di cronaca, espressione della libertà di manifestazione del pensiero sancita dall'articolo 21 della Costituzione... l'accesso della pubblica opinione alla giustizia penale non si pone in termini di opportunità, ma di necessità politica: per un ordinamento democratico moderno è inconcepibile una giustizia segreta |
Glauco Giostra (Intervista di Federica
Olivo) Sarebbe più corretto muovere dalla premessa che siamo tutti irriducibili avversari della mafia, ma che abbiamo idee diverse su ciò che si debba e che non si possa (o non sia utile) fare per combatterla. In conclusione, si lasci la libertà di pensare, senza dover esserne colpevolizzati, che il miglior modo di combattere la mafia è riaffermare con attenta ponderazione i principi dello Stato di diritto, poiché la mafia prospera dove e quando lo Stato di diritto latita o viene a patti con i suoi metodi |
Andrea Bonomi |
Massimo
Donini # Riforma dell'udienza preliminare, come cambia quella che oggi è una formalità Il Riformista, 28 marzo 2021 ... carattere punitivo-afflittivo dello stesso processo, spesso aggravato dalla sottoposizione dell'imputato a misure cautelari (per es. reali) di pesante afflittività... Il sistema processuale assicura così alcuni anni di afflittività da mera imputazione, e il pubblico ministero si sente deresponsabilizzato in quanto ci sarà un giudice che deciderà il rinvio a giudizio... |
Andrea Pugiotto |
Silvia Ingrosso |
Giovanni
Maria Flick - Intervista di Eleonora Martini # L’illusione ergastolo: «Pena costituzionalmente illegittima» https://ilmanifesto.it/ 19 marzo 2021 Speranza e fiducia sono i due pilastri che devono guidare il percorso di chi è recluso in carcere. Il condannato deve non perdere la speranza – sapendo che il futuro dipende anche da lui – e deve avere fiducia nel significato e nel risultato della pena. Sembra un paradosso ma non lo è. E questo è sancito nella nostra Costituzione, perché l’articolo 3 garantisce pari dignità sociale a tutti, compresi i “diversi” come i detenuti. |
Licia Siracusa |
Sofia Ciuffoletti |
Luciano Violante |
Francesco Martin # Corte Suprema di Cassazione - Sezioni Unite Penali - Sentenza 6551/2021 |
Domenico
Pulitanò # Il problema prescrizione fra principi costituzionali e politica https://sistemapenale.it/ 12 marzo 2021 1. Il problema ‘prescrizione del reato’. – 2. Prescrizione e processo. – 3. Sospensione della prescrizione. – 4. Blocco della prescrizione. – 5. Tempi della giustizia e sistema penale. |
Adelmo Manna # È configurabile un sistema penale non carcero-centrico? https://sistemapenale.it/ 10 marzo 2021 1. Introduzione. – 2. La pena pecuniaria a tassi giornalieri. – 2.1. La confisca “per equivalente” – 3. Le sanzioni interdittive come pene principali – 4. Le pene prescrittive – 5. La detenzione domiciliare ed il lavoro di pubblica utilità – 6. La parziale applicazione dei principi della restorative justice nel sistema penale italiano – 7. La pena carceraria ove prevalgono decisamente gli aspetti custodiali rispetto a quelli rieducativi, puramente nominali, che, pertanto, dovrebbe essere limitata solo a determinate categorie di reati – 8. Conclusioni e prospettive di riforma. |
Giovanni
Fiandaca # Ergastolo ostativo, carcere duro e dintorni www.questionegiustizia.it/ 9 marzo 2021 Esistono due fronti che – a dispetto di un atteggiamento abbastanza prudente della Corte – continuano a guardare con netto sfavore ai progressivi temperamenti che la giurisprudenza costituzionale apporta al rigore detentivo riservato ai soggetti appartenenti alla criminalità organizzata, paventandosi il rischio concreto di un indebolimento dell’azione di contrasto alle mafie: fronti costituiti... dalla maggior parte delle procure antimafia... e da alcuni settori oltranzisti dell’antimafia politico-sociale più radicale, che difendono il carcere duro anche nella sua dimensione simbolica... |
Riccardo De
Vito (Intervista di Angela Stella) # “Le carceri non si governano col pugno duro, il dialogo evita drammi” Il Riformista, 6 marzo 2021 Oltre alle vite perse e alle testimonianze dolorose di detenuti e personale del carcere, ricorderò soprattutto il dramma della politica e dell'intellettualità italiane che, con poche eccezioni, hanno voltato la testa dall'altra parte... la galera non si governa con il pugno duro, con il disciplinare, con la pretesa di un'obbedienza cieca e acritica da parte delle persone detenute. Occorrono dialogo, negoziazione, scambio di informazioni... |
Fabio
Gianfilippi # Il letto (di Procuste) e le Sezioni Unite-sent.n.6551/2021: il punto sugli spazi detentivi minimi e un’occasione per parlare ancora di giurisprudenza convenzionale e limiti all’apprezzamento del giudice nazionale www.giustiziainsieme.it/ 2 marzo 2021 # Sezioni Unite-sent.n.6551/2021 1.Il rimedio risarcitorio di cui all’art. 35-ter ord. penit. 2. La questione del letto singolo. 3.Le conseguenze della decisione delle SU. 4. Il rapporto tra giurisprudenza alsaziana e giudice nazionale 5. Sui fattori compensativi. |
Tullio Padovani (Intervista di Valentina
Stella) |
Roberto
Bartoli # La "galassia afflittiva": sistematica, fondamento, legittimità. Primo studio per un affresco www.sistemapenale.it/ 2 marzo 2021 1. Dal “sistema penale”, passando per il “sistema punitivo”, fino alla “galassia afflittiva”. – 2. Problemi di garanzia e problemi di ragionevolezza intranormativa, intrasistematica ed extrasistematica. – 3. Diritto afflittivo individuale versus diritto afflittivo dell’ente. – 4. Il diritto afflittivo dell’ente. – 5. Il diritto afflittivo individuale: diritto punitivo-reattivo versus diritto preventivo. – 6. Il diritto punitivo-reattivo e i suoi sottosistemi. – 6.1. Il diritto penale e i suoi sottosistemi. – 7. Il diritto afflittivo preventivo. – 7.1. Il sistema delle misure di sicurezza. – 7.1.1. Le misure di sicurezza del non imputabile. – 7.1.2. Le misure di sicurezza dell’imputabile. – 7.2. Le misure di prevenzione. |
Glauco
Giostra # Riforma della prescrizione: curare il male, non i sintomi Avvenire, 25 febbraio 2021 Si potrebbero predisporre forme di 'risarcimento', già previste in altri ordinamenti, che tengano conto della sofferenza da processo: una proporzionale riduzione della pena inflitta (ad esempio, un anno ogni tre di ingiustificata protrazione del processo) o, addirittura, nei casi estremi e a particolari condizioni, la sua ineseguibilità. |
Alessandro
Melchionda # La recidiva reiterata e pregresso status del recidivo: la Cassazione si avvicina alla "chiusura del cerchio" https://sistemapenale.it/ 24 febbraio 2021 1. Premessa. Il dubbio interpretativo sul rapporto tra “recidiva reiterata” ed il pregresso accertamento di altra ipotesi di recidiva. – 2. Lo “stato dell’arte” precedente alla riforma dell’anno 2005. – 3. Le caratteristiche di fondo della “nuova recidiva” introdotta con la legge n. 251/2005 nelle prime interpretazioni della dottrina. – 4 La “nuova recidiva” nell’interpretazione della giurisprudenza: i tratti essenziali del progressivo abbandono delle passate posizioni. – 5. I residui termini del contrasto circa il rapporto tra “recidiva reiterata” ed il pregresso riconoscimento dello status di recidivo. – 6. La nuova risposta fornita dalla Cassazione: la “recidiva reiterata” presuppone la commissione di un illecito successivo ad una precedente condanna definitiva. – 7. La ribadita rilevanza del pregresso status (sostanziale) di recidivo per l’integrazione della “recidiva reiterata”. – 8. Considerazioni conclusive. La “riscoperta” rilevanza della recidiva agli effetti della procedibilità d’ufficio quale nuovo spazio di problematicità interpretativa. |
Massimo
Donini # Amnistia: è la premessa per la riforma Il Riformista, 23 febbraio 2021 Amnistia... Non per regalare impunità, ma per gettare le basi della riforma della giustizia penale. Uno scopo non semplicemente utile, ma davvero necessario. Ci sono nel Paese forze politiche o movimenti di opinione che vorrebbero cancellato l'istituto dell'amnistia come se fosse retaggio di secoli di privilegi e disuguaglianze. Ma se esso esiste ancora, in un quadro costituzionalmente corretto, è esattamente per situazioni come la nostra. |
Fabio
Fiorentin # La Consulta nuovamente chiamata a pronunciarsi sulla detenzione domiciliare speciale per condannate madri https://sistemapenale.it/ 19 febbraio 2021 ...Ancora una volta e in primo luogo il necessario riferimento alla preminenza dell’interesse del minore dovrebbe costituire il sicuro punto di riferimento nella soluzione alla quaestio legitimitatis. Si osserva, invero, che una tale prospettiva pare essere stata abbracciata, di recente, anche dalla Corte di Cassazione che, proprio riecheggiando i princìpi già affermati dalla giurisprudenza costituzionale, ha stabilito, in tema di detenzione domiciliare speciale, che l’interesse superiore del minore debba essere valutato come preminente anche rispetto alle esigenze di sicurezza della collettività... |
Veronica
Manca # C'è chi non butta la chiave? Sulla funzione sociale della difesa, tra Costituzione, legalità e rieducazione per un ripensamento corale sull'attualità del 41-bis e dei regimi ostativi Diritto di Difesa, 18 febbraio 2021 1. Premessa: la funzione sociale del difensore nella tutela dei diritti. – 2. Diritti soggettivi e 41-bis ord. penit.: binomio costituzionalmente possibile. – 3. Chi sconta il 41-bis oggi? Diamo qualche dato. – 4. Emergenza sanitaria, carcere e diritti negati. – 5. Affettività e diritto ai colloqui nella legislazione d’urgenza. – 5.1. Passi avanti: per il 41-bis? Sugli effetti «bilaterali» della negazione del diritto. – 6. In attesa della Consulta: la Magistratura di Sorveglianza apre qualche spiraglio. – 7. Il punto: riflessioni di insieme. Quali visioni future? |
Luigi Ferrajoli |
Matteo Aranci |
Fabio Gianfilippi Il testo che si commenta è innanzitutto livre de chevet sul senso costituzionale delle pene, anche come antidoto a vecchie tentazioni carcerocentriche e al sempre nuovo populismo penale, incapace di leggere nell’individualizzazione del trattamento e nella discrezionalità rimessa alla magistratura di sorveglianza la formula in grado di inverare l’art. 27 della Costituzione e di garantire perciò anche la sic urezza della collettività. E si fa poi vero e proprio bedeker indispensabile per leggere criticamente le pronunce più recenti ed incisive sul tema emesse innanzitutto dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo... |
#
Vittorio Manes: La prescrizione è
civiltà giuridica, la spazza-corrotti ne è la
negazione Servono misure di sistema che assicurino una forte riduzione dell'attuale ipertrofia punitiva, prendendo sul serio il principio di extrema ratio e l'idea- forza che vincoli rigorosamente la privazione della libertà personale al "minimo sacrificio necessario"... |
Massimo Donini |
Vittorio Manes (intervista di Angela
Stella) |
Davide
Galliani # Pena di morte e pena perpetua: e il senso di umanità? www.giustiziainsieme.it/ 30 gennaio 2021 Intervento al consiglio direttivo di Nessuno Tocchi Caino del 30 gennaio 2021] |
Roberta
Barone # Ergastolo ostativo: fine pena mai e diritto alla speranza www.altalex.com/ 23 gennaio 2021 Figlio della legislazione d’emergenza l’ergastolo ostativo, dato dal combinato disposto dell’art. 22 c.p., art. 4-bis e 58-ter della L. n. 354/1975, configura il vero “fine pena: mai”. Prevede una serie di preclusioni e/o divieti in merito ai benefici penitenziari e anche delle deroghe alle normali regole di trattamento penitenziario. Si tratta di un’espiazione totalmente intramuraria, sine die del carcere a vita. |
Damiano Aliprandi |
Francesco Viganò |
ECHR European Court of Human Rights #
Violations by
Article and by State In 2020, 41,700 applications were allocated to a judicial formation, an overall decrease of 6% compared with 2019 (44,500). 26,800 of these were identified as single-judge cases likely to be declared inadmissible (a decrease of 10% in relation to 2019). Single-judge applications continue to be processed as soon as they are identified as qualifying for such a procedure. 14,900 applications were identified as probable Chamber or Committee cases (an increase of 1% compared with 2019). |
Marco Cerfeda # Telefoni in carcere e reazione penale: un binomio in linea con il principio di sussidiarietà? www.questionegiustizia.it/ 14 gennaio 2021 Per contrastare l’introduzione clandestina, la detenzione e l’uso abusivi dei cellulari in carcere, il legislatore, nonostante l’ordinamento già preveda per il detenuto conseguenze piuttosto afflittive sul piano disciplinare e su quello dei benefici penitenziari, ha introdotto, con D.L. n. 130/2020 – non ancora convertito in legge –, l’art. 391 ter c.p. che punisce «l’accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti», recependo sostanzialmente un divieto già contenuto nei regolamenti interni d’istituto. Il contributo, muovendo dalla premessa per cui i reati introdotti dalla novella costituiscono nuova incriminazione, giacché è da escludersi la configurabilità dell’art. 650 c.p., ne analizza i tratti salienti e si interroga sulla coerenza dell’intervento normativo con il principio di sussidiarietà sia esterna sia interna, promuovendo soluzioni meno invasive dell’opzione penale e contestando la sproporzione per eccesso della cornice edittale comminata dall’art. 391 ter c.p. |
Manfredi
Bontempelli # Emergenza Covid-19 e ragionevole durata del processo penale https://sistemapenale.it/ 13 gennaio 2021 È significativo come nella riflessione svolta dalla Corte costituzionale, con la sentenza n. 278/2020, il principio della ragionevole durata del processo penale venga valorizzato, come si è detto, quale componente dello statuto delle garanzie difensive dell’imputato, a fianco della presunzione d’innocenza dello stesso e del principio di legalità di cui all’art. 25 comma 2° Cost., garanzia, questa, che in linea con la giurisprudenza costituzionale consolidata, viene «estes[a] fino a ricomprendere anche la determinazione della durata del tempo di prescrizione dei reati». In tal modo la Corte costituzionale ha esplicitamente sottolineato la dimensione individuale della garanzia della ragionevole durata, quale diritto fondamentale dell’imputato, con il quale dovrebbero entrare in bilanciamento gli interessi costituzionali in conflitto. |
European Digital Rights (together with
60 civil society organisations) |
#
Flick: "L'Ue ci chiede
diritti certi e processi veloci, non i bluff
sulle riforme della giustizia" di Errico Novi – Il Dubbio, 16 dicembre 2020 ... Si dovrebbe avere attenzione ai meccanismi regolatori di base, piuttosto che dare per fatte riforme virtuali. Prima di tutto si dovrebbe assicurare consistenza al principio della nomofilachia. L'uniformità delle interpretazioni, rimessa alle pronunce della Cassazione, pare debba riguardare solo i cieli dei massimi sistemi, dei grandi principi. E invece ci dovrebbe essere uniformità e dunque prevedibilità in tutta la gestione del processo: anche nei comportamenti del pubblico ministero. |
Daniela
Cangiano Gambardella # Decreto “Antiscarcerazioni” e tutela della salute del detenuto: la posizione della Consulta nella sent. 245/2020 www.iusinitinere.it/ 15 dicembre 2020 # Corte Cost. sentenza n. 245 del 2020 La Corte ritiene che la normativa in esame non comporti un abbassamento degli standard di tutela del detenuto garantiti dalla Costituzione e dalla CEDU anche nei confronti dei condannati ad elevata pericolosità sociale. Infatti, non si riscontrano violazioni né del diritto alla salute, né del diritto di difesa del condannato... |
Maria Brucale |
Vincenzo Giglio |
Guglielmo Leo |
Carmelo Minnella
# Tribunale
di Sorveglianza di Roma, Ordinanza, 7 ottobre
2020 - Presidente dott.ssa Salvio, Relatore
dott. Circelli |
Giulio
Ubertis # Intelligenza artificiale, giustizia penale, controllo umano significativo Diritto Penale Contemporaneo, 4, 2020 1. Pervasività di intelligenza artificiale e diritto: loro ineludibile rapporto. – 2. Indeterminatezza delle no zioni di diritto e di intelligenza artificiale. – 3. Solo apparente neutralità dell’intelligenza artificiale e sua opacità. – 4. La tutela dei diritti fondamentali. – 5. Profili di diritto penale sostanziale. – 6. La predizione di un accadimento. – 7. … in sede giurisdizionale. – 8. Necessità di un “controllo umano significativo”. |
Giovanni
Fiandaca # Note su punizione, riparazione e scienza penalistica https://sistemapenale.it/ 28 Novembre 2020 Per tentare di concorrere a promuovere – nel ruolo auspicabile di penalisti teorici disposti anche a fare opera per così dire di pedagogia collettiva fuori dai recinti accademici – i presupposti di una propensione futura a dischiudere ampi spazi alla logica della riparazione, non si potrebbe pretendere di mettere in campo soprattutto ragioni scientifiche, anche da scienza più ‘debole’ che forte; verosimilmente, pesano di più le convinzioni etico-politiche, le preferenze valoriali e i cambiamenti di sensibilità collettiva e individuale. Insomma, concluderei che è una questione – al tempo stesso – molto più e molto meno che scientifica. |
#
Vittorio
Manes: "L'amnistia servirebbe, al di là del
Covid" di Angela Stella – Il Riformista, 21
novembre 2020 L'impressione è che ragioni di Realpolitik spesso contino di più delle ragioni di politica tout court, e che le prime possano persino fare premio sulle concezioni della Costituzione e della giustizia costituzionale alle quali ciascun giudice si riporta. Questo, a mio avviso, il rischio maggiore dal quale un tribunale costituzionale dovrebbe cercare di guardarsi, sforzandosi di astrarsi dalla contingenza e - per quanto possibile - di "schivare il concreto": anche a costo di essere inattuali oggi per poter essere attuali domani. |
Cour Europeenne des Droits de l'Homme Strasbourg, 19 novembre 2020 |
Massimo
Donini # Perché il codice penale. Le riforme del codice oltre i progetti di pura consolidazione Diritto Penale Contemporaneo, 3, 2020 Nessun attore giuridico oggi è dominus del sistema giuridico: non il legislatore che produce leges anziché ius, non il giudice, che non fa le leggi, ma le applica, non la dottrina (accademica o professionale) che manca di potere decisorio, anche se illumina l’evoluzione dell’ordinamento e controlla criticamente le applicazioni giudiziali. Tutti, perciò, ne sono i costruttori. Il sistema non ha un unico luogo di nascita o di residenza, ma resta una casa comune. Ecco perché il codice penale non vogliono abolirlo neppure quelli che non ci credono più. |
Mario Peraldo |
Giuseppe Pignatone |
Elvio
Fassone # Il "pensare corrente" sul carcere e i suoi antidoti www.questionegiustizia.it/ 14 novembre 2020 Oggi esiste un atteggiamento di fondo antagonista (non chiamiamolo cultura!) che trasuda far West e pugni sul tavolo, un alfabeto di odio sedimentato, rinfrescato ogni giorno da un linguaggio politico virulento, che rende difficile un'effettiva politica criminale, la quale invece sarebbe l'unica capace di contrastare efficacemente la devianza che purtroppo attossica la nostra convivenza. |
#
Il processo non può essere eterno.
Parola di Giovanni Canzio Intervista di Simona Musco, www.ildubbio.news/ 12 novembre 2020 Le ragioni della crisi sono principalmente due: l'ipertrofia dell'inchiesta e una durata irragionevole dei processi. Nel primo caso il problema consiste in uno sbilanciamento sulle indagini preliminari, che diventano il baricentro del processo, contrariamente a quanto voluto dalla riforma Vassalli. Il punto focale, dunque, "non è più il dibattimento". Per evitarlo, dunque, è necessaria "una coraggiosa apertura alle finestre di giurisdizione". |
Elena
Valentini # Giudizio abbreviato, ergastolo, tempus regit actum: alla vigilia di un'importante decisione della Corte costituzionale # G.u.p. La Spezia, ord. 6 novembre 2019 | # Corte d’assise di Napoli, ord. 5 febbraio 2020 | # G.u.p. Piacenza, ord. 16 luglio 2020. https://sistemapenale.it/ 10 Novembre 2020 1. Premessa. – 2. Giudizio abbreviato e delitti puniti con l’ergastolo: una storia travagliata. – 3. La questione concernente il diritto transitorio. – 4. Le questioni concernenti la preclusione al rito: rispetto all’art. 3 Cost. – 5. Segue: rispetto all’art. 111 comma 2 Cost. – 6. Segue: rispetto all’art. 27 comma 2 Cost. – 7. Segue: un diritto al rito camerale? |
Domenico
Pulitanò # Il penale tra teoria e politica www.sistemapenale.it/ 9 novembre 2020 1. Il penale, tecnologia del Leviatano. – 2. L’incatenamento del Leviatano. I principi sulla pena. – 3. Modelli a confronto. – 4. Excursus sul linguaggio. – 5. Il penale fra Leviatano e società civile. – 6. Problemi delle pene edittali. – 7. Le risposte al commesso reato. – 8. Risposte al reato e tempi della vita. |
Fabio
Gianfilippi | Magistrato di sorveglianza di
Spoleto # Ordinanza - Questione di legittimità costituzionale in relazione all'art. 58 quater O.P. Spoleto, 5 novembre 2020 |
Fabio Gianfilippi Chi conosce il mondo del carcere sa che ci sono argomenti giuridici che si trasformano in quotidiana ossessione per le persone detenute. Il 4-bis, tra tutte, è forse quella più ricorrente. Ne è derivata la carcerazione, anche per pene esigue. Ne dipende il destino a lungo termine e la quotidianità più spicciola... |
Fabio
Gianfilippi # Decreto legge Ristori, le disposizioni emergenziali per contenere il rischio di diffusione dell’epidemia nel contesto penitenziario. Il carcere alla prova della seconda ondata www.giustiziainsieme.it / 30 Ottobre 2020 |
La Società
della Ragione # Per un nuovo statuto delle leggi di clemenza. Appello a ogni deputato perché sottoscriva la proposta di legge costituzionale n. 2456 (Magi e altri) in materia di amnistia e indulto www.societadellaragione.it/ 30 ottobre 2020 |
Massimo
Ceresa-Gastaldo # La legge, il giudice, la pena https://sistemapenale.it/ 15 Ottobre 2020 La mitigazione della pena nella fase esecutiva non è altro che l’indispensabile valvola di sfogo della pressione punitiva mal tarata nel momento legislativo e giudiziario. Di fronte agli eccessi e alle rigidità delle anacronistiche previsioni edittali, le manipolazioni qualitative e quantitative in executivis – evitando o minimizzando i danni dell’esperienza desocializzante e criminogena del carcere – rendono la pena non solo individualmente più tollerabile e meno nociva, ma anche socialmente più vantaggiosa... |
Roberto
Bartoli # Irretroattività e prescrizione: proposta di una soluzione in attesa della Corte costituzionale https://sistemapenale.it/ 12 Ottobre 2020 1. Punti “inamovibili” in tema di irretroattività e prescrizione. – 2. Le “zone grigie” in tema di irretroattività e prescrizione. – 3. Ancora sulla ratio della irretroattività. – 4. La questione di legittimità: la sospensione della prescrizione può essere applicata retroattivamente? – 5. Una battuta finale sul principio di retroattività |
Davide
Sibilio # Un DASPO e una violazione del distanziamento fisico anti-covid non sono sufficienti a integrare la pericolosità generica ai fini della sorveglianza speciale www.sistemapenale.it/ 09 Ottobre 2020 # Corte d'Appello di Bari, 21 maggio 2020; Pres. rel. Gaeta |
Giovanni
Francolini # La prova nel procedimento di prevenzione: identità, alterità o somiglianza con il processo penale? www.sistemapenale.it/ 6 ottobre 2020 1. Considerazioni introduttive. – 2. Il tema di prova. – 3. Cenni sui princìpi costituzionali e convenzionali relativi alla disciplina del procedimento di prevenzione. – 4. La mancanza del c.d. doppio fascicolo e i poteri di indagine del tribunale. – 5. La contestazione nel procedimento di prevenzione. – 6. Il procedimento e la formazione della prova nel contradditorio: le norme rilevanti. – 7. (segue): l’esegesi giurisprudenziale. – 8. (segue): una discrasia. – 9. I rapporti con il procedimento penale: il principio di autonomia. – 10. (segue): le prove inutilizzabili – 11. (segue): le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia. – 12. Lo standard probatorio e il diritto alla prova in relazione alla provenienza illecita dei beni oggetto di proposta patrimoniale – 13. Le misure di prevenzione patrimoniali e le statuizioni del giudice penale: le preclusioni. – 14. Conclusioni e prospettive de iure condendo. |
#
Il
giorno in cui Rossana Rossanda insegnò il
garantismo alla sinistra e alla stampa Il Dubbio, 24 settembre 2020 Dopo anni di udienze e di galera preventiva per gli imputati, il processo "7 aprile" crollò come un castello di carte. Rossana Rossanda accusò giornali e procura denunciando quella "prova generale" del processo mediatico-giudiziario che rovinò la vita di decine di persone innocenti. Ecco l'articolo pubblicato su il Manifesto il 9 giugno 1987. |
Massimo
Donini # Perché il codice penale https://sistemapenale.it/ 21 settembre 2020 1. L’inattualità di una ricodificazione penale. – 2. L’espansione del penale come costante dalla fine dell’Ottocento: una descrizione per soli addetti ai lavori? – 3. La mancata percezione del fenomeno da parte dell’opinione pubblica. – 4. Le disavventure punitive del quisque de populo. Un approccio agnostico al processo penale, da “sportivo” a “combattente”, e la sdrammatizzazione coscienziale delle pene. – 5. La crisi di rappresentanza della legislazione penale. Il paradigma vivente della legittima difesa domiciliare. – 6. La riserva di codice (art. 3-bis c.p.) e la sua prima attuazione concreta in forza di una mera consolidazione di leggi e regole preesistenti, anziché di una vera (ri)codificazione penale. – 7. Perché le consolidazioni, anziché le codificazioni. – 8. Le disillusioni dei chierici e l’art. 3-bis c.p. quale regola giuridica sub- ostituzionale, anziché disposizione “meramente politico-programmatica”. – 9. Risposta a Carlo Enrico Paliero. – 10. L’impossibile rinuncia all’idea di sistema (costituzionalmente orientato), ovunque esso si trovi. |
Adriano
Sofri # I diritti hanno le loro pretese e non dipendono dalla volontà dei titolari. L’habeas corpus vale anche per l'ex terrorista in sciopero della fame, contro "l'eccesso di punizione". E il francese poteva mettere in piazza la sua ingiusta agonia www.ilfoglio.it/ 9 Settembre 2020 “I diritti” hanno le loro pretese, la prima delle quali è di rifiutarsi di dipendere dalla volontà e dagli atti dei loro singoli titolari. Qualunque cosa facciano, alcuni diritti restano attaccati loro addosso... I “diritti umani” seguono, e perfino perseguitano, chiunque, qualunque sia il suo passato e la sua intenzione: è l’unica persecuzione consentita e anzi obbligata. |
Aldo
Franceschini # Giudizio abbreviato e reati puniti con l’ergastolo: storia di un rapporto tormentato e di ricorrenti dubbi costituzionali https://sistemapenale.it/ 24 luglio 2020 |
Guglielmo Leo |
Giuseppe
Monaco # La Corte costituzionale ridisegna il proprio ruolo nella tutela dei diritti fondamentali, tra Carta di Nizza, CEDU e Carta Sociale Europea www.rivistaaic.it/ 15 luglio 2020 1. Premessa. - 2. La Carta di Nizza e il freno posto dalla Consulta alla giurisdizione costituzionale diffusa. - 3. L'interpretazione conforme alla CEDU e i paletti fissati dalla Corte costituzionale. - 4. Art. 117 Cost. e trattati internazionali diversi dalla CEDU: il nuovo ruolo della Carta sociale europea. - 5. Il rapporto tra Corte costituzionale e CEDS nell'interpretazione della Carta sociale europea. - 6. La Consulta come organo di chiusura del sistema di protezione dei diritti fondamentali |
Alessia Gervaso 1. Premessa: l’impatto del sistema C.e.d.u. sull’ordinamento interno. 2. La definizione di “spazio minimo vitale” secondo le moderne puntualizzazioni giurisprudenziali. 3. L’assetto dell’ordinamento penitenziario post Torreggiani. 4. La situazione negli istituti di pena in Italia: il rapporto 2019 del Comitato Europeo per la prevenzione della tortura. 5. L’ultima rimessione alle Sezioni Unite: ordinanza n. 14260 dell’11 Maggio 2020 della Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione... |
Andrea Cabiale L. 25 giugno 2020, n. 70 (in G.U. n. 162 del 29 giugno 2020), di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28 | Premessa. – Sono diventati legge, con numerose modifiche, i contenuti dei decreti legge 30 aprile 2020, n. 28 e 10 maggio 2020, n. 29. Come è noto, questi due provvedimenti erano stati emessi dal Governo al fine di gestire la recente emergenza sanitaria e presentavano disposizioni, che hanno fatto molto discutere, non soltanto sotto il profilo dell’opportunità, ma anche della loro stessa tenuta costituzionale... |
Franco Della Casa ...Il giudice di sorveglianza, quando si deve pronunciare su un permesso di necessità o sulla detenzione domiciliare surrogatoria riguardanti condannati ritenuti socialmente pericolosi per il tipo di delitto addebitato o per la loro sottoposizione al regime differenziato di cui all’art. 41-bis comma 2° ord.penit., è tenuto ad acquisire il parere delle Procure – distrettuali e, nell’ipotesi del carcere “duro”, anche nazionale – antimafia, tenute ad esprimersi in ordine all’attualità dei collegamenti con la criminalità organizzata ed alla pericolosità del richiedente... |
Fabio
Gianfilippi # Citraro e Molino c. Italia. La responsabilità dello Stato per la vita delle persone detenute ed un suicidio di venti anni fa giustiziainsieme.it, 7 luglio 2020 # C. Edu, sez. I, Citraro e Molino c. Italia, Ricorso n. 50988/13, 4 giugno 2020 Il 4 giugno 2020 la I sezione della Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato l’Italia per violazione dell’art. 2 della Convenzione (“Il diritto alla vita di ogni persona è protetto dalla legge…”), in particolare perché tale disposizione non si limita a richiedere agli Stati che si astengano dal provocare la morte, ma impone invece l’adozione delle misure necessarie alla protezione della vita delle persone sottoposte alla loro giurisdizione. Una affermazione che diventa particolarmente cogente per le persone private della libertà personale e che la Corte circostanzia alla luce della sua giurisprudenza più recente in materia (vd. Fernandes de Oliveira c. Portogallo, 31 gennaio 2019... |
Davide
Bianchi # Limitless. Prescrizione e pretesa punitiva www.sistemapenale.it/ 3 luglio 2020 1. Premessa. Un istituto vieppiù controverso. – 2. Motivi a prescrivere “ordinamentali” ... – 2.1 Segue. Motivi “personalistici”. – 3. … e contro-motivi. – 4. Prescrizione e ragionevole durata del processo. – 5. Modelli di disciplina prescrizionale. – 5.1. Segue. Le “variabili”. – 6. Analisi critica dei modelli. – 6.1 Segue. Analisi delle “variabili”. – 7. Teoria, empiria, prospettive de iure condendo. |
Mauro
Catenacci # La difesa della persona imputata e le buone prassi https://www.sistemapenale.it/ 1 luglio 2020 Nella nostra cultura penalistica, figlia dell’Illuminismo, un limite permanente ed ineludibile alla politica criminale è rappresentato dalla protezione dell’Individuo da un uso arbitrario della potestà punitiva; la quale politica criminale, anche di fronte all’accusa più efferata, va perseguita entro una cornice di regole tassativamente predeterminate e di poteri razionalmente verificabili... |
Nicola
Mirenzi # «Bisogna rompere il monopolio del carcere». Intervista a Luciano Violante https://dirittopenaleuomo.org/ 1 luglio 2020 ... Prevale una concezione per cui gli impuri vanno esclusi dal mondo. Non è col diritto penale che si risolvono i problemi sociali. Vanno ridotti al minimo i reati puniti con la reclusione... Io ho come riferimento un’espressione di Marx: l’utopia realistica. Non credo che oggi ci si possa emancipare dal carcere in maniera assoluta, chiudendolo domani mattina. Però sono convinto che possiamo – anzi, dobbiamo – liberarci dal carcere in maniera relativa, rompendo il monopolio della pena carceraria. |
Sofia Ciuffoletti |
Susanna Arcieri |
Francesco
Maisto # Il carcere: come non si è governata l’emergenza infezione www.giustiziainsieme.it, 26 giugno 2020 |
Stefano Anastasia, Francesco Urbinati |
Ettore Crippa |
Andrea
Pugiotto # Amnistia e indulto: le buone ragioni di una recente proposta di legge di revisione costituzionale† questionegiustizia.it, 22 giugno 2020 Dopo una lunga eclissi, appare necessario recuperare amnistia e indulto tra gli strumenti di politica criminale, orientandoli all'orizzonte costituzionale del diritto punitivo, che deve essere rieducativo e mai contrario al senso di umanità... Il deposito del # progetto di legge costituzionale n. 2456, a prima firma dell’on. Magi, consente alla battaglia di scopo concepita due anni fa da La Società della Ragione di irrompere, finalmente, nelle aule parlamentari. |
Riccardo De
Vito # Combattere le radici della degenerazione. L'impegno di Magistratura democratica www.magistraturademocratica.it/ 19 giugno 2020 ... Quattordici morti tra le persone detenute, le cui identità e storie personali sono state oscurate, ridotte a mera contabilità. Su questi fatti, i più gravi della storia del carcere nel nostro Paese, è calato il silenzio delle istituzioni, della politica e dei giornali... Il disumano, la morte in carcere, viene ridotto a normalità, a un rischio collaterale accettabile, di cui nessuno è tenuto a rispondere... Un mondo capovolto, dunque, rispetto a quello disegnato dalla Costituzione e dall’ordinamento penitenziario... |
Mitja Gialuz |
Corte Europea dei Diritti dell'Uomo |
Marco Patarnello Disciplina ideologica, assenza di risorse e indifferenza hanno abbandonato gli autori di reato psichiatrici e gravemente pericolosi in un groviglio normativo denso di ipocrisie, silenzi e trascuratezze. La Corte Costituzionale sembra l’unica strada |
Andrea
Pugiotto # Le nuove Norme integrative della Corte costituzionale allo stato nascente www.rivistaaic.it/ 1 giugno 2020 1. Le cose cambiano. – 2. Da dove guardare alle nuove Norme integrative. – 3. Regole scritte in luogo di regolarità giurisprudenziali. – 4. Contenuto e trasversalità delle nuove Norme integrative. – 5. Interrogativi processuali e prime risposte giurisprudenziali. L’intervento di terzi (artt. 4 e 4-bis). – 6. Gli amici curiae ammessi a Corte (art. 4-ter). – 7. Gli esperti interpellabili dalla Corte (art. 14-bis). |
Cour
européenne des droits de l’Homme (Cour EDH) # Affaire J.M.B. et Autres c. France Strasbourg 30 janvier 2020 - Définitif 30.05.2020 |
Jürgen
Habermas e Klaus Günther # Diritti fondamentali: “Nessun diritto fondamentale vale senza limiti” www.giustiziainsieme.it/ 30 maggio 2020 Che cosa conta di più nella lotta contro la pandemia: la tutela della vita o la libertà? Da giorni questo dibattito rimane sospeso nel discorso pubblico. Ma i diritti fondamentali sono fondamentalmente bilanciabili fra loro? Uno scambio di riflessioni tra il filosofo Jürgen Habermas e il teorico del diritto Klaus Günther. |
Marcello Bortolato (Presidente del Tribunale di Sorveglianza Firenze) # Alla Corte costituzionale il decreto-legge sulle “scarcerazioni” www.questionegiustizia.it/ 29 maggio 2020 |
Ennio
Amodio, Elena Maria Catalano # La resa della giustizia penale nella bufera del contagio https://sistemapenale.it/ 20 maggio 2020 1. La ineludibilità della giurisdizione e il valore costituzionale della continuità. – 2. La paralisi della attività giudiziaria nella normativa dell’emergenza sanitaria. – 3. La riserva di continuità giudiziaria e la degradazione delle forme processuali. – 4. Le vicende evolutive del processo a distanza. – 5. Lo svilimento del contraddittorio nelle udienze in videoconferenza. – 6. Le cautele anticontagio: i dispositivi della prevenzione ordinaria; le udienze in open air; i pannelli trasparenti anticontatto. – 7. Le auspicabili linee operative del processo penale nella seconda fase dell’emergenza sanitaria (12 maggio-31 luglio 2020). |
Giovanni Fiandaca |
Domenico Pulitanò Primum vivere. La tutela della vita e della salute ha fondamento nella Costituzione, non in necessità al di fuori della Costituzione. Anche un diritto dell’emergenza sanitaria trova legittimazione di principio nella tutela della salute e della vita, diritto inviolabile che costituisce il presupposto di tutto il resto |
Giovanni
Maria Flick # Andare oltre il carcere è questione di dignità - Intervista di Federica Olivo Huffingtonpost.it, 18 maggio 2020 |
Carmelo
Minnella # Coronavirus ed emergenza carceri: la via del ricorso alla Corte di Strasburgo https://sistemapenale.it/ 15 Maggio 2020 La Corte EDU nel dettare i parametri dai quali evincere quel livello minimo di gravità dei trattamenti inumani o degradanti, per rientrare nel campo di applicazione dell'art. 3 CEDU, ha individuato «l'età e lo stato di salute del recluso». I giudici europei hanno aggiunto come la circostanza che un detenuto soffra di gravi e molteplici patologie, attestate da un'adeguata documentazione medica sottoposta alle autorità competenti comporta che la detenzione in carcere è incompatibile con il suo stato di salute. Il mantenimento dello stato detentivo comporta, in presenza di uno stato di salute precario, un trattamento disumano e degradante |
Paolo Gentilucci |
Questione Giustizia |
Domenico
Pulitanò # Pena e carcere alla prova dell'emergenza Diritto di difesa, maggio 2020 È davvero fra le priorità di oggi, riportare in carcere alcuni picciotti e alcuni anziani e malati boss? O è stata più importante, anche per la ripresa morale del paese, l’attenzione mostrata dalla magistratura di sorveglianza verso i diritti e la salute d i chiunque? Nel pieno di una crisi devastante della socialità e dell’economia, perseverare nella linea carcerocentrica è una fuga dalle responsabilità, una mancanza di intelligenza degli avvenimenti e dei problemi reali di sicurezza e di giustizia |
Fabio Gianfilippi
Fabio Gianfilippi - Intervista di
Valentina Stella #
Le nostre decisioni prese sempre nel
rispetto dei diritti fondamentali |
Sergio
Lorusso # Il cigno nero del processo penale Sistema Penale, 11 maggio 2020 Il cigno nero colpisce senza preavviso, e impone all’umanità di attrezzarsi per studiare soluzioni inedite al fine di affrontare la nuova quotidianità. Molto spesso costituisce lo strumento attraverso il quale si realizza l’affermazione di innovazioni che erano già presenti, seppur latenti, nella società e che preludono alla nascita di un “mondo nuovo”. In ogni campo. A noi il compito di far sì che ciò accada nel migliore dei modi possibili e senza strappi intollerabili con il “mondo antico”. Ignorare l’arrivo del cigno nero, del resto, potrebbe voler dire assistere inermi al canto del cigno del processo penale. |
Intervista a Luciano Violante (di Nicola Merenzi)
#
"Bisogna rompere
il monopolio del carcere": prevale una
concezione per cui gli impuri vanno esclusi dal
mondo. Non è col diritto penale che si risolvono
i problemi sociali. Vanno ridotti al minimo i
reati puniti con la reclusione |
Giovanni Fiandaca ... In luogo di un costituzionalismo penale che sollecita ragionevoli compromessi assiologici, persiste in particolare sul versante dell’antimafia una ideologia belligerante da “diritto penale del nemico”... |
Emilio Santoro Se non si coglie la tremenda occasione della pandemia per inglobare definitivamente la prevenzione nel diritto alla salute dei detenuti, se qualcuno di loro risultasse contagiato, in una sezione in cui si trovava un agente o un detenuto positivo, questi potrebbe chiamare lo Stato italiano a rispondere del proprio contagio in base alla responsabilità da contatto sociale. |
Fabio Gianfilippi |
Domenico Pulitanò 1. Fra scienza, politica, diritto. – 2. Problemi nell’emergenza. Legalità e libertà. – 3. Il problema del panpenalismo. – 4. Limiti del penale e rapporto giustizia/politica. – 5. Le sanzioni e il carcere. – 6. Problemi di una difficile ripresa. |
https://sistemapenale.it/ 27 aprile 2020 |
Anna
Lorenzetti # La giurisprudenza costituzionale sulla maternità reclusa. Il punto sullo stato dell’arte http://www.giurcost.org/ 22 aprile 2020 1. La complessità della condizione delle madri detenute. –2. Le evoluzioni della giurisprudenza costituzionale, fra interesse del minore, esigenze di difesa sociale e statuto costituzionale della pena. –3. Imprigionare la maternità: le operazioni di bilanciamento fra evoluzioni normative,prospettive di(necessaria?)riforma. |
Nuno
Brandão # La legge portoghese sul rilascio dei detenuti a causa della pandemia di Covid-19 Sistema Penale, 19aprile 2020 ... ragionevole bilanciamento tra, da un lato, la tutela della vita e della salute fisica e mentale dei detenuti e, dall’altro, gli interessi inerenti alle funzioni della pena. Ciò nonostante, sussistono dubbi legittimi, derivanti dal fatto che la decisione sulla liberazione provvisoria del detenuto è rimessa all’autorità amministrativa e non al provvedimento di un giudice. |
Carmelo Minnella Ad oggi assistiamo ad un silenzio assordante del governo che si è limitato ad adottare misure insufficienti nel decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, Cura Italia che stanno costringendo la magistratura di sorveglianza ad un delicato ruolo di "supplenza". Quest'ultima sta adottando delle decisioni coraggiose per "svuotare" le stracolme carceri italiane. Si cerca così di ridurre il carico della densità penitenziaria per fronteggiare l'emergenza Coronavirus... Occorre intervenire con "urgenza" e con il "coraggio di osare". Per fare ciò occorre abbandonare, anche per poco tempo, il panpenalismo e l'ossessione carcerocentrica... |
Fabio
Gianfilippi # Emergenza sanitaria e differimento pena nelle forme della detenzione domiciliare: il fardello della M. di sorveglianza. Note a Trib.Sorv.Milano, 31.3.20. Giustizia Insieme, n. 100, 11 aprile 2020 |
Veronica Manca
# Ostatività,
emergenza sanitaria e Covid-19: le prime
applicazioni pratiche |
Davide
Galliani - Intervista di Michela Petrini # Emergenza Covid-19, carceri e diritto alla salute Giustizia Insieme, n. 999, 11 aprile 2020 Lei mi chiede quali sono le ragioni del silenzio sul problema pandemia in carcere. La risposta più sincera e più giuridica che riesco a darle è questa: abbiamo smesso di provare i brividi che provoca l’umana miseria, e non comprendiamo che esitare significa morire... |
#
"Superare
il carcere: la buona rivoluzione imposta
dall'epidemia" – Intervista a Giovanni
Maria Flick |
Matteo
Grimaldi # Covid-19: la tutela penale dal contagio www.giurisprudenzapenale.com/ Aprile 2020 |
Procura Generale della Corte di Cassazione # Oggetto: pubblico ministero e riduzione della presenza carceraria durante l'emergenza coronavirus Roma, 1 ° aprile 2020 # Gian Luigi Gatta, Il ruolo del pubblico ministero nella riduzione delle presenze in carcere durante l'emergenza coronavirus: un documento della Procura Generale della Cassazione, https://sistemapenale.it/ 3 aprile 2020 # Eugenio Albamonte, Aspettare i braccialetti? Non c'è tempo da perdere. Ora subito i domiciliari, Il Dubbio, 4 aprile 2020 # Bruti Liberati: Se il carcere va fuori controllo, è a rischio la sicurezza pubblica. Bisogna scarcerare subito, intervista di L. Milella, www.repubblica.it/ 5 aprile 2020 Giovanni Fiandaca, Serve un'amnistia per liberare subito 20 mila persone, intervista di G. Mannino – Il Riformista, 5 aprile 2020 |
Cour
Européenne des Droits de l'Homme # Affaire Jeanty c. Belgique Strasbourg, 31 mars 2020 (Definitif 31.07.2020) |
Adriana Blasco |
Gaetano Azzariti |
Chiara
Tripodina # La Costituzione al tempo del coronavirus Costituzionalismo.it, 1, 2020 Per la Costituzione, in caso di emergenza, il Parlamento e la legge devono più che mai conservare la loro centralità e primazia, restando il punto di tenuta del sistema. Il Parlamento, invece, è il «grande assente nel tempo del Coronavirus». In questa era costituzionale, infatti, la fonte normativa principale non è la legge, e nemmeno il decreto-legge, bensì il decreto del Presidente del Consiglio: fonte secondaria emanata da un organo individuale, sentiti una serie di soggetti politici e tecnici, ma totalmente libera da controlli da parte degli altri poteri, sia in via preventiva che successiva |
Gabriele Mazzotta La diffusione di una malattia sta prostrando gli Stati... L’estremità del male sollecita interrogativi preoccupati sulla stessa tenuta del diritto e sull’efficacia delle sue regole, sul senso del carcere come luogo di scarto non riciclabile... ora è con la tempesta che bisogna misurarsi. E se i salvagenti sono pochi, le sartie spezzate, il timone difettoso per omessa manutenzione, non è utile imprecare contro se stessi o contro chi non ha adeguatamente verificato la messa a punto degli ingranaggi; è piuttosto assolutamente necessario agire al meglio con gli strumenti che si hanno a disposizione e tra questi, in primo luogo, il proprio senso di responsabilità... |
Consiglio Superiore della Magistratura |
Associazione
Nazionale Magistrati # L'ANM sulla situazione delle carceri www.associazionemagistrati.it/ 24 marzo 2020 |
Vittorio Manes, Francesco Mazzacuva |
Associazione
Italiana dei Professori di Diritto Penale
(AIPDP) # Magistratura Democratica, Non aspettare, www.magistraturademocratica.it/ 23 marzo 2020 # Unione delle Camere Penali Italiane, Emergenza carcere: basta mistificazioni! www.camerepenali.it/ 20 marzo 2020 |
Emilio Dolcini, Gian Luigi Gatta ... Va ribadita, quanto meno, l’esigenza di innalzare a due anni il limite di pena per l’applicabilità della misura e di prevedere come facoltativo il controllo mediante strumenti elettronici. Inoltre, andrebbe seriamente valutata l’opportunità di riportare in vita uno degli strumenti temporanei rivelatisi più efficaci nella stagione post Torreggiani: l’istituto della liberazione anticipata speciale... |
Corte
Europea dei Diritti dell'Uomo # Causa Fabris e Parziale c. Italia Strasburgo, 19 marzo 2020 |
Fabio Gianfilippi |
Guido Stampanoni Bassi, Veronica
Manca, Lucilla Amerio (eds) |
Riccardo De Vito |
Carlo
Enrico Paliero # La "Riserva di codice" messa alla prova: deontica idealistica versus dentiva realistica https://discrimen.it/ 9.3.2020 1. Introduzione. — 2. Bipolarità di letture del “nuovo” art. 3-bis c.p. e chances di una sintesi. — 3. Alle origini del problema: le funzioni del Codice. — 3.1. La funzione identitaria. — 3.2. La funzione sistematica. — 3.3. La funzione pedagogico-tabuistica. — 4. Excursus: una riflessione (scettica) sul “Codice” come Idealtipo. – 5. Sulla clausola di riserva di codice. — 5.1. La natura della nuova disposizione: norma “programmatica a contenuto tecnico”? — 5.1.1. L’ipotesi della norma materialmente costituzionale: negazione. — 5.1.2. L’ipotesi del principio generale dell’ordinamento: negazione. — 5.2. Le finalità politico-criminali della nuova disposizione: tra deflazione indiretta e riunificazione semantica |
Vincenzo Maiello |
Filippo
Raffaele Dinacci # Psoriasi interpretative: la legge nel tempo in tema di prescrizione e termini di custodia nell’emergenza Covid. Alla ricerca di una “legalità” perduta. Archivio Penale, 2, 2020 Occorre ribadire la necessità di attenersi ad un corretto me todo interpretativo nella consapevolezza cha ad una legalità giuridica deve corrispondere una legalità ermeneutica. Tutto ciò conduce a riscoprire la fun zione del giurista, che, lungi dall’atteggiarsi quale “intellettuale organico” deve assumere il ruolo di “sentinella” della legittimità, da cui discende il dovere di segnalare la presenza di eventuali poteri extragiuridici assolvendo a quel compito di “garanzia sociale” che sostanzia quella “lotta per il diritto” intesa come dovere della persona verso sé stessa e, al contempo, verso la comunità. |
Giorgio Lattanzi Ci troviamo di fronte a un sistema labirintico, secondo la felice espressione di Vittorio Manes, e con i due ordinamenti sovranazionali quello nazionale deve armonizzarsi, ponendo al giudice un non facile compito, che si complica ulteriormente perché i due sistemi sovranazionali sono dotati a loro volta di organi giurisdizionali, anch’essi sovraordinati... |
Domenico Pulitanò |
Elvio
Fassone # L'ergastolo e il diritto alla speranza. Riflessioni approfondite sulla storia della pena dell’ergastolo, per capire il presente – che come diceva Marc Bloch non è mai autointelligibile – e immaginare il futuro https://www.questionegiustizia.it/ 24 febbraio 2020 L’ergastolo non è una pena come le altre, solamente più lunga. Si riesce a percepire l’ergastolo come ontologicamente diverso dalle pene detentive, anche da quelle molto lunghe, se all’aggettivo “perpetua” applicato al concetto di pena si sostituisce l’avverbio “mai”, quale scritto nella casella dove è indicato il “fine pena” del condannato. Quel “mai” significa la fine della speranza, e la speranza è necessaria per vivere, è coessenziale all’esistenza. |
Vincenzo Maiello |
Pasquale
Troncone # Fictio legis e Fictio juris. Una riflessione sui moventi punitivi di un diritto penale illiberale Archivio Penale, n. 1, 2020 1. - Per una chiave d’indagine della fictio come fine regolativo della legislazione penale contemporanea. 2. - Prendendo a prestito la retorica antica. Diritto penale e spirito del tempo. 3. - Fictio legis-fictio juris; finzione normativa-finzione giuridica. 4. - Un breve itinerario antologico per individuare il codice genetico dell’attuale legislazione come casi di prassi finzionale. 4.1. - I casi di prassi finzionale della parte generale della legislazione penale. 4.2. - I casi di prassi finzionale di parte speciale della legislazione penale. 5. - Le situazioni di prassi finzionale e di prassi manipolativa in deroga allo statuto delle garanzie costituzionali. 5.1. - Le leggi penali dell’emergenza. 5.2. - Le leggi personali. 5.3. - La giurisprudenza normativa. 6. - La legislazione penale del populismo emotivo e la questione della verità del movente legislativo. 6.1. - Cenni di diritto comparato del populismo penale. 7. - Esempi illuminati di prassi finzionale in bonam partem. 8. - I possibili rimedi alle fonti originate dalla fictio legis. La fictio juris come strumento normativo correttivo |
Sofia
Ciuffoletti # Carcere e Antidiscriminazione. Prime prove di tutela dei diritti a fronte della (dimidiata) riforma dell’ordinamento penitenziario GenIUS, gennaio 2020 Dall’isolamento protettivo individuale alle sezioni protette promiscue. – 5. Vulnerabilità in contesto. – 6. Sul concetto di promiscuità: dal problema alla soluzione e di nuovo al problema. – 7. Separazione, protezione e trattamento, una triade di difficile composizione. – 8. La discriminazione secondaria. – 9. Antidiscriminazione e dignità. – 10. Conclusione. |
Giuseppe
Losappio # Sine die. La “riforma” della prescrizione Giurisprudenza Penale Web, gennaio 2020 La possibilità, non solo teorica, che il giudizio penale si protragga all’infinito per tutti i reati traccia un solco profondo con il «paradigma garantista» perché l’uomo-imputato (può) diventa(re) “ostaggio” del processo e delle incontrollabili azioni e decisioni sul procedere del processo (dei giudici ma non solo). |
Giurisprudenza
Penale - AA. VV. # Dentro il 41-bis: riflessioni costituzionalmente orientate sul regime differenziato Giurisprudenza Penale Web, 2020, 1-bis - "Dentro il 41-bis" |
Glauco Giostra |
Massimo Donini |
Massimo Donini |
Francesco
Palazzo # La non-punibilità: una buona carta da giocare oculatamente https://sistemapenale.it/ 19 dicembre 2019 Da qualche anno in qua la categoria della “punibilità”, e soprattutto il suo simmetrico negativo della “non-punibilità”, è diventata uno degli strumenti più usati dal legislatore per perseguire i suoi obiettivi politici e sul quale ripone un affidamento probabilmente spesso più convinto di quanto non avvenga con l’abusatissimo ricorso all’inasprimento sanzionatorio: buono, quest’ultimo, a rassicurare l’opinione pubblica più che ad ottenere effettivi risultati. Basta pensare all’introduzione dell’omicidio e lesioni stradali cui pare abbia fatto seguito un incremento di quei reati. |
Francisco
Muñoz Conde # La relazione conflittuale tra politica criminale e diritto penale www.criminaljusticenetwork.eu/ 6 dicembre 2019 |
# Corte Costituzionale, Sentenza 253/2019 |
Domenico
Rosani # Le definizioni alternative del procedimento penale in Austria. Introduzione alla disciplina dell’archiviazione per tenuità e della diversione Archivio Penale, n. 3, 2019 1. Introduzione. – 2. Gli organi competenti: cenni sul sistema processuale penale austriaco. – 3. Archiviazione per tenuità (Einstellung wegen Geringfügigkeit). – 3.1. Disciplina normativa. – 3.2. Dato empirico. – 4. Rinuncia alla persecuzione penale (Rücktritt von der Verfolgung, Diversion). – 4.1.I requisiti generali della diversione. – 4.2. Le varie forme di diversione. – 4.2.1. Pagamento di una somma pecuniaria (Zahlung eines Geldbetrages). – 4.2.2. Svolgimento di prestazioni socialmente utili (Gemeinnützige Leistungen). – 4.2.3. Periodo di prova (Probezeit). – 4.2.4. La mediazione penale (Tatausgleich). – 4.2.5. Forme speciali: la diversione della disciplina sugli stupefacenti e quella per i testimoni chiave. – 4.3. Procedura e possibilità di riapertura del procedimento. – 4.4. Dato empirico. – 4.4.1 Incidenza statistica e andamento. – 4.4.2. Incidenza della diversione sulla recidiva. – 5. Pentimento operoso (Tätige Reue). – 6. Conclusioni: punti di criticità e importanti benefici della disciplina austriaca. |
# Discorso
del Santo Padre Francesco ai partecipanti al
XX Congresso mondiale dell'Associazione
Internazionale di Diritto Penale |
Emilio
Dolcini # Quale futuro per la pena carceraria? www.sistemapenale.it/ 11/2019 1. Il carcere in Italia al 30 settembre 2019. – 2. Questa pena carceraria a confronto con l’art. 27 co. 3 Cost. – 3. Istruzione, lavoro e religione in carcere: strumenti reali di rieducazione? – 4. Carcere e rieducazione: ulteriori profili problematici. – 5. Pena detentiva e diritti dell’uomo. – 6. La salute in carcere – 7. Conclusioni. |
Franco Corleone, Alessandro
Masetti, Maria Palchetti (eds) |
Paola Filippi e Roberto Conti (eds)
#
Ergastolo
ostativo. Forum fra Giudici e PM |
Ufficio Stampa della Corte
Costituzionale www.cortecostituzionale.it/ 23 ottobre 2019 |
Francesco
Menditto # Lo Statuto convenzionale e costituzionale delle misure di prevenzione, personali e patrimoniali. Gli effetti della sentenza della Corte costituzionale 27 febbraio 2019, n. 24 Giurisprudenza Penale Web, 2019, 10 # Corte Costituzionale, Sentenza n. 24 del 2019 |
#
Vladimiro
Zagrebelsky, La
pena detentiva «fino alla fine» e la
Convenzione europea dei diritti umani e delle
libertà fondamentali [Versione provvisoria] Seminario “preventivo” AMICUS CURIAE 2019 “Per sempre dietro le sbarre? L’ergastolo ostativo nel dialogo tra le due Corti” - www.amicuscuriae.it/ Ferrara, 27 settembre 2019 Giuditta Brunelli, Andrea Pugiotto,
Paolo Veronesi (eds) |
Davide
Galliani, Andrea Pugiotto # L’ergastolo ostativo non supera l’esame a Strasburgo AIC Osservatorio Costituzionale, 6 agosto 2019 1. Conto alla rovescia? – 2. Al cuore della sentenza Viola v. Italia n. 2. – 3. La scelta di collaborare con la giustizia può non essere libera. – 4. L’equivalenza tra collaborazione e ravvedimento può non essere vera. – 5. False riducibilità della pena perpetua. – 6. Lo scopo della pena e la dignità umana. – 7. L’argomento della genesi storica e del contesto di applicazione del regime ostativo. – 8. E ora? Indietro non si torna. – 9. Dal caso Viola al caso Cannizzaro. – ALLEGATO: Corte Europea dei Diritti Umani, Prima Sezione, sentenza 13 giugno 2019, Viola v. Italia n.2, ric. n° 77633/16, (versione italiana). |
Francesco Saverio Borrelli (Napoli, 12 aprile 1930 – Milano, 20 luglio 2019) # Conflitti e giustizia - Dignitas, giugno 2003 # Intervento in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, 13 gennaio 2002 "...non mi stancherò di stigmatizzare come medievali la realtà e la sottostante, latente ideologia di un sistema custodiale che alla privazione della libertà personale aggiunge quote indebite di sofferenza psichica e fisica talvolta degradanti per i reclusi..." |
Alessio Martino www.diritticomparati.it/ 15 luglio
2019 |
Veronica
Manca # Le declinazioni della tutela dei diritti fondamentali dei detenuti nel dialogo tra le Corti: da Viola c. Italia all’attesa della Corte costituzionale Archivio Penale 2019, n. 2 ... Auspicando un dialogo tra le Corti per un mutamento costituzionale dell’ostatività. Alla luce delle riflessioni sopra esposte, è evidente che la Corte costituzionale, oggi, si trovi “le chiavi in mano” della possibile soluzione al superamento dell’ostatività: Viola c. Italia da una parte, la propria giurisprudenza conforme, in materia di preclusioni all’accesso ai benefici penitenziari per particolari categorie di soggetti (v. Corte cost. n. 239 del 2014; n. 76 del 2017; n. 174 del 2018; n. 211 del 2018) dall’altra... |
European
Court of Human Rights ECHR # Affaire Marcello Viola c. Italie (n° 2) # Press # Italiano Strasbourg, 13 juin 2019 |
Serena
Santini #
Anche
gli ergastolani ostativi hanno diritto a una
concreta “via di scampo”: dalla Corte di
Strasburgo un monito al rispetto della dignità
umana www.penalecontemporaneo.it/ 1 luglio
2019
Marina Silvia Mori, Valentina Alberta # Prime osservazioni sulla sentenza Marcello Viola c. Italia (n. 2) in materia di ergastolo ostativo. Giurisprudenza Penale Web. 6, 2019 |
Vincenzo
Mongillo # La legge "spazzacorrotti": ultimo approdo del diritto penale emergenziale nel cantiere permanente dell'anticorruzione www.penalecontemporaneo.it/ maggio 2019 Il pericolo sempre più palpabile, in definitiva, è che in nome della difesa ben intenzionata dello Stato di diritto dalla minaccia della corruzione, si finisca per corrompere i principi basilari su cui tale modello di Stato si fonda. E difatti, se la missione è combattere ad ogni costo un male criminale, nel caso della corruzione percepito come male assoluto, epitome di tutte le disfunzioni delle società contemporanee, il prezzo ben potrebbe essere la spregiudicata soppressione di qualunque garanzia penale, sostanziale e processuale. Dopotutto, non siamo molto lontani dalla logica premoderna del crimen exceptum, del delitto eccezionale che richiede misure e procedure altrettanto eccezionali. |
Emilio Dolcini # La pena ai tempi del diritto penale illiberale www.penalecontemporaneo.it/ 22 maggio 2019 1. «Sicurezza» e «certezza della pena» secondo il ‘Contratto del Governo del cambiamento’. – 2. La puntuale attuazione del Contratto ad opera del legislatore: gli inasprimenti sanzionatori introdotti con la riforma della legittima difesa domiciliare. – 3. La riforma penitenziaria Conte-Bonafede. – 4. La c.d. legge spazzacorrotti. – 5. Riforma del rito abbreviato e ergastolo. – 6. Professori e avvocati di fronte all’odierna politica sanzionatoria penale. – 7. Il ‘Manifesto del diritto penale liberale e del giusto processo’. |
Domenico Pulitanò # Legittima difesa. Ragioni della necessità e necessità di ragionevolezza www.penalecontemporaneo.it/ 21 maggio 2019 1. La necessità di difesa, presupposto necessario della giustificazione. – 2. L’eccesso di difesa non punibile. – 3. La retorica del ‘sempre legittima’. – 4. Il problema della proporzione. – 5. La legittima difesa in ottica liberale. |
Mariarosaria
Guglielmi # La Giustizia in Europa http://questionegiustizia.it/ 21 maggio 2019 Oggi non è per noi immaginabile una cultura giuridica europea senza la giurisprudenza in tema di libertà e di diritti delle Corti europee che non assicurano una semplice “istanza in più”, ma rappresentano la garanzia di uno strumento di verifica del rispetto dei diritti che permette una rilettura svincolata dai limiti tecnici, culturali, politici che possono impedire al giudice nazionale di dare ai diritti un’adeguata tutela o di affrontare tutti gli aspetti rilevanti delle questioni esaminate |
Marta Bertolino www.penalecontemporaneo.it/ 20 maggio 2019 1. Il riconoscimento delle sanzioni civili nel sistema penale del Codice Rocco del 1930 nel Titolo VII: l’art. 185 c.p. a confronto con l’art. 2043 c.c. – 2. La metamorfosi della responsabilità civile: risarcimento, riparazione, reintegrazione: verso il comune denominatore della funzione punitivo/afflittiva? – 3. Dalle categorie civilistiche a quelle penalistiche: pericolose contaminazioni tra risarcimenti, condotte riparative e sanzioni civili pecuniarie. – 3.1. “La riparazione afflittiva”. – 3.2. “La riparazione premiale”. – 3.3. “La riparazione sostitutiva”. |
Unione delle Camere Penali Italiane |
Vittorio
Manes # L'oracolo algoritmico e la giustizia penale: al bivio tra tecnologia e tecnocrazia https://discrimen.it/ 15 MAGGIO 2020 1. Giustizia penale e agenti non umani. — 1.1. L’imputazione della responsabilità pe nale per azioni (autonome) delle macchine. — 2. L’A.I. e il sistema penale… — 2.1. …in sede investigativa. — 2.2. …e in sede giudiziale. — 2.3. La giustizia predittiva penale. — 3. L’esperienza d’Oltreoceano. — 4. Le prospettive di applicazione dell’AI nel sistema penale italiano. — 5. Garanzie fonda mentali e problematiche di compatibilità costituzionale. — 5.1. Machine bias e principio di eguaglianza. — 5.2. Trasparenza e riserva di legge. — 5.3. Valutazioni statistiche, “diritto penale del fatto” e principio di personalità della responsabilità penale. — 5.4. Giusto processo e tutela del diritto di difesa. — 5.5. Analisi algoritmica dei dati e diritto al silenzio dell’imputato. — 6. Riflessioni conclusive: l’algoritmo come supporto alla decisione giudiziale. |
Massimo Donini |
Gian Luigi Gatta #
Legittima difesa nel domicilio: considerazioni
sui profili di legittimità costituzionale, a
margine della lettera con la quale il
Presidente della Repubblica ha comunicato la
promulgazione della legge n. 36 del 2019
|
# Corte Costituzionale, sentenza 99 del 2019 Valentina Stella # I detenuti con gravi patologie mentali si possono curare fuori dal carcere, Left, 20 aprile 2019 Andrea Pugiotto La follia fuori dal carcere, la sentenza della Consulta, Il Manifesto, 24 aprile 2019 Antonella Calcaterra # Salute mentale e detenzione: un passo avanti. È possibile la cura fuori dal carcere https://dirittopenaleuomo.org/ 02.05.2019 |
Oliviero
Mazza # La presunzione d'innocenza messa alla prova www.penalecontemporaneo.it/ 9 aprile 2019 1. Storia di un principio in crisi. – 2. Le cause della crisi: l’efficienza processuale. – 3. La distopia del principio. – 4. La prevenzione nel processo e il processo di prevenzione. – 5. La vittimizzazione secondaria del processo e la rimozione cognitiva del diritto sostanziale |
European Court of Human Rights Article 8 protects the right to personal development, whether in terms of personality or of personal autonomy, which is an important principle underlying the interpretation of the Article 8 guarantees. It encompasses the right for each individual to approach others in order to establish and develop relationships with them and with the outside world, that is, the right to a “private social life”, and may include professional activities or activities taking place in a public context … The Court further considers that a person’s communication with a lawyer in the context of legal assistance falls within the scope of private life since the purpose of such interaction is to allow an individual to make informed decisions about his or her life. |
Gian Luigi
Gatta # La nuova legittima difesa nel domicilio: un primo commento www.penalecontemporaneo.it/ 1 aprile 2019 |
Cristiano
Cupelli # Sindacato costituzionale e discrezionalità legislativa. Le prospettive penalistiche nella Relazione del Presidente Lattanzi sulla giurisprudenza costituzionale del 2018 www.penalecontemporaneo.it/ 27 marzo 2019 |
www.penalecontemporaneo.it/ 26 marzo 2019 |
Domenico Pulitanò www.penalecontemporaneo.it/ 26 marzo 2019 1. Il penale-spazza. – 2. La necessità del penale. – 3. L’esclusione del non collaborante da misure alternative alla detenzione. – 4. Retroattività in malam partem? – 5. Tempeste emotive nella comunicazione mediatica. – 6. La risposta populista. – 7. La discutibilità del penale. |
Giorgio Lattanzi # Relazione - Riunione straordinaria del 21 marzo 2019 Il “viaggio” è una metafora che indica l’incontro dei giudici della Corte con i ragazzi delle scuole di tutte le regioni e con i detenuti di vari istituti di pena. È stata un’iniziativa senza precedenti. L’idea che ci ha mosso era quella di diffondere la cultura della Costituzione, farne capire i valori ma anche la protezione che essa rappresenta per tutti. La scelta del carcere, dopo le scuole, ha appunto voluto significare che la Costituzione è di tutti ed è per tutti; pure per chi è detenuto, con i doveri e le relative responsabilità, ma anche con i diritti e le relative tutele. |
Franco Della Casa 1. La pluridecennale assenza di una regolamentazione ad hoc dell’esecuzione penitenziaria minorile. – 2. Una retrospettiva sulla vita longeva di una disposizione transitoria (art. 79 co. 1° ord. penit.). – 3. Le tappe di avvicinamento alla riforma penitenziaria del 2018. – 4. Dalle direttive della legge delega al promettente articolato Cascini e ai successivi arretramenti. – 5. La perfettibilità della nuova regolamentazione rapportata al clima del dopo-riforma: l’inizio di una nuova fase di attesa. |
Corte Costituzionale # Riunione straordinaria del 21 marzo 2019. Relazione del Presidente Giorgio Lattanzi # Corte Costituzionale - Servizio Studi Giurisprudenza costituzionale dell'anno 2018 |
Nicola Mainieri, Giulia Maria Tovini
#
I primi quattro anni
dell’autoriciclaggio nell’interpretazione
della Cassazione. |
Giorgia
Paccagnella Casari # La riforma dell’Ordinamento Penitenziario: soluzioni timide per problemi gravi Giurisprudenza Penale Web, 3, 2019 1. Introduzione. - 2. L’iter di approvazione: una corsa ad ostacoli. - 3. Il nuovo articolo 1: quanto conta il principio di rieducazione? - 4. Assistenza sanitaria: il disagio psichico rimane sullo sfondo della riforma. - 5. Il trattamento penitenziario: il nuovo art. 13. - 5.1. Le opportunità trattamentali dei detenuti: un panorama disomogeneo. - 6. L’occasione mancata in tema di giustizia riparativa. - 7.Conclusioni. |
Corte Europea dei Diritti dell'UOmo Strasburgo, 7 marzo 2019 |
Magistratura Democratica |
Adriano Martufi |
Andrea
Pugiotto # Della castrazione di un diritto. La proibizione della sessualità in carcere come problema di legalità costituzionale www.giurisprudenzapenale.com/ 2019, 2-bis Il binomio affettività-carcere stringe a tenaglia un problema intorno al quale è inutile circumnavigare: la possibilità di mantenere dietro le sbarre una relazione amorosa che non sia amputata della propria dimensione sessuale. Problema incandescente, perciò da sempre rimosso nonostante la reiterata richiesta dei detenuti ad avere in carcere, in condizioni di intimità, incontri con persone con le quali intrattengono un rapporto di affetto. È un desiderio legittimo. È anche un diritto? |
Massimo
Terzi # Trent’anni dall’entrata in vigore del codice di procedura penale. Lo stato della fase dibattimentale di primo grado dei Tribunali ordinari: analisi e proposte. Giurisprudenza Penale Web, 2, 2019 1. Introduzione. - 2. Analisi numerica dei flussi sul dibattimento. - 3. Analisi numerica degli esiti dei flussi sul dibattimento. - 4. Analisi ponderale dei flussi sul dibattimento. - 5. Valutazione dell’incidenza dei flussi numerici e ponderali sul dibattimento. - 6. Il fallimento conclamato. - 7. L’urgenza di intervenire. - 8. Le cause del dissesto. - 9. Le proposte. - 10. Conclusione. |
Dario
Maugeri # Il doppio binario del 4 bis: fallimento di una scommessa o insidioso pragmatismo? www.diritto.it/ 20 febbraio 2019 Icona dell’emergenza mafiosa degli anni ‘90 del secolo scorso, la norma in esame sin dalla sua origine rappresenta una misura di prevenzione penitenziaria privilegiata ed essenziale fondata sul titolo di reato, che determina una differenziazione esecutiva della pena, in stretto rapporto a due presupposti, la natura del reato commesso e l’indice di pericolosità presunta del soggetto... |
Paolo
Borgna # Per una riforma del processo penale all'insegna di una comune cultura della giurisdizione Questione Giustizia, 18 febbraio 2019 Per quanto riguarda il nostro processo, il principio giusto è l’interpretazione della legge alla luce della Costituzione. E la sua degenerazione ha un nome preciso: trasformazione dell’interprete della “Legge” in creatore dei diritti (rischio ancor più forte quando si è in presenza di una sempre maggiore pluralità delle fonti, priva di alcuna gerarchia). Ebbene: la giurisprudenza che tende a creare nuovi diritti (tendenza che negli anni ’70 fu salutata come progressiva) sarà il cavallo di Troia dell’impetuoso travolgimento della legge ad opera dello “spirito del popolo”. E guardate che questo vento ha appena cominciato a soffiare |
Lucilla Amerio, Veronica Manca Il diritto del detenuto in carcere a mantenere i propri rapporti affettivi, nel senso più ampio del termine, costituisce un diritto inviolabile che, sebbene passibile di limitazioni, non può essere annullato... In tal senso dovrebbe deporre una lettura conforme della Costituzione italiana: in effetti, precludere l’affettività in carcere non solo comporterebbe una violazione del canone di ragionevolezza di cui all’art. 3 Cost., ma anche del principio di uguaglianza in esso contenuto; comprometterebbe la funzione rieducativa della pena (di cui all’art. 27 Cost.)... per non parlare del possibile contrasto con l’art. 32 Cost., per le evidenti conseguenze di tale preclusione sulla salute del condannato. |
Vittorio Manes |
Antonio Fiorella |
Valentina Alberta |
Giovanna Di Rosa | Scuola
Superiore della Magistratura |
Alessandro
Continiello, Giovanni Chiarini # Anatomia del reato di Tortura. Riflessi attuali e conseguenze processuali www.giurisprudenzapenale.com/ gennaio 2019 D'altronde, come ha affermato anche parte della più attenta dottrina costituzionale, "la tortura è come uno stupro: il corpo del carnefice entra a forza nel corpo della vittima, che il torturatore tratta come una cassaforte da scassinare" e, dunque, eludere l'obbligo di reprimerla penalmente, per uno Stato di Diritto, è quasi come rinnegare se stesso, il che non deve, e non può, essere ammissibile. |
Roberto Bartoli |
Domenico Pulitanò |
Francesco Maisto |
Andrea Pugiotto (intervista) |
Davide
Galliani # Le briciole di pane, i giudici, il senso di umanità. Una lettura costituzionalmente orientata degli artt. 35, 35-bis e 35-ter dell'ordinamento penitenziario www.penalecontemporaneo.it/ 21 dicembre 2018 0. I temi. – Parte prima. – 1. Le briciole di pane in carcere. – 2. Il senso degli artt. 35, 35 bis e 35 ter dell’ordinamento penitenziario. – 3. L’art. 35 bis scinde ciò che non è scindibile. – 4. L’art. 35 ter non ha progettualità. – 4.1. I dubbi di utilità. – 4.2. A cosa è soggetto il giudice? – 4.3. La fissità incostituzionale. – 5. L’art. 35 è antistorico e pericoloso. – 6. Una proposta: unificare i reclami, proteggere le persone. – 6.1. Un caso ipotetico, non di scuola. – 7. Ritorno al passato, per orientarci nel futuro. – 7.1. Lo stato di diritto nelle carceri. – 7.2. Senza un (vero) giudice non esistono diritti. – Parte seconda. – 8. I giudici e il consolidamento giurisprudenziale. – 9. Il consolidamento e i giudici italiani. – 10. Il consolidamento e i giudici convenzionali. – 11. Il consolidamento in sé, oggi. – 12. Conclusioni. |
Emilio Dolcini |
Francesco Palazzo |
Riccardo De
Vito, Marcello Bortolato, Glauco Giostra, Fabio
Gianfilippi, Marco Pelissero, Daniele Terlizzese,
Francesca Vianello # La riforma spezzata. Come cambia l'ordinamento penitenziario Questione Giustizia, 3/2018 Introduzione La fine era nota: storia di una riforma minima di Riccardo De Vito | Luci ed ombre di una riforma a metà: i decreti legislativi 123 e 124 del 2 ottobre 2018 di Marcello Bortolato | Quel che poteva essere (e la necessità di perseverare) di Glauco Giostra e Fabio Gianfilippi | Salute mentale e carcere: una necessità dimenticata di Marco Pelissero | Persone dietro i numeri. Un’analisi del rapporto tra sistemi penitenziari e recidiva di Daniele Terlizzese | Cultura giuridica ed esecuzione della pena: processi decisionali in tema di misure alternative alla detenzione di Francesca Vianello. |
Laura
Cesaris # Quel che resta della riforma penitenziaria. Giurisprudenza Penale Web, Dicembre 2018 Resta l’amarezza per la dispersione di un grande complessivo progetto globale, che –già è emerso– non è nato dal nulla, ma è stato studiato e studiato “bene” (come ebbe a definirlo un illustre penalista); resta la preoccupazione per le scelte operate, che riflettono una concezione della pena e della esecuzione penale assai lontana da quella affermata in Costituzione e ribadita dalla Corte costituzionale. |
Francesco Palazzo |
Antonio
Di Tullio D'Elisiis # Riformato l'ordinamento penitenziario Diritto.it, dicembre 2018 |
Domenico Pulitanò |
Giuseppe
Grisi, Cesare Salvi (eds) # A proposito del diritto post-moderno. Atti Seminario Leonessa, 22-23 settembre 2017 http://romatrepress.uniroma3.it/ 2018 Che cosa si intende quando si parla di diritto postmoderno? Per qualcuno, è un ritorno al premoderno: la fine della lunga parentesi della modernità giuridica. Una suggestione avvalorata da quanto scriveva alla fine del Settecento Gaetano Filangieri... |
Giandomenico Dodaro, Enrico. M.
Mancuso (eds) |
Fabio Gianfilippi
# La
riforma povera di mondo: una prima lettura dei
decreti legislativi 123 e 124/2018 in materia
di ordinamento penitenziario Norme... “povere di mondo”, povere di obbiettivi, povere di una visione complessiva dei problemi sul tappeto, e in definitiva poste in un tessuto, logorato dal tempo, nel quale si operano alcuni rammendi anche molto apprezzabili, ma senza che la tela sia in alcun modo rinforzata, con la conseguenza di rischiare soltanto nuove lacerazioni e comunque di non colmare le più gravi lacune della trama. |
Consiglio Superiore della Magistratura
#
Parere
ai sensi dell'art. 10 L. 24.3.1958, n. 195,
sul decreto legge 113 del 4 ottobre 2018 recante: “Disposizioni urgenti
in materia di protezione internazionale e
immigrazione, pubblica sicurezza, nonché misure
per la funzionalità del Ministero dell'Interno e
l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia
nazionale per l'amministrazione e la
destinazione dei beni sequestrati e confiscati
alla criminalità organizzata”. |
Andrea
Pugiotto # Il “blocco di costituzionalità” nel sindacato della pena in fase esecutiva (nota all’inequivocabile sentenza n. 149/2018) www.osservatorioaic.it/ 19 novembre 2018 Le norme premiali dell’ordinamento penitenziario «non costituiscono attuazione della Costituzione? È possibile tornare indietro senza violare la Costituzione?». La sentenza n. 149/2018 è innanzitutto la risposta a tale domanda, laddove riconosce al nucleo duro della normazione primaria in tema di flessibilità e individualizzazione della pena natura costituzionalmente necessaria... Da ultimo, l’«imperativo costituzionale della funzione rieducativa della pena» è «da declinarsi nella fase esecutiva come necessità di costante valorizzazione, da parte del legislatore prima e del giudice poi, dei progressi compiuti dal singolo condannato durante l’intero arco dell’espiazione della pena»... |
Daniel
Monni # Detenute madri: una stella dell’universo carcerocentrico Giurisprudenza Penale web, 11, 2018 I recenti fatti di cronaca hanno riaperto una delle profonde ferite del diritto penale: il (grossissimo) problema-sociale e, soprattutto, giuridico-delle madri detenute. Lo ius puniendi, infatti, nel caso in esame, oltreché “tendere alla rieducazione del condannato1”, deve essere mitigato dai diritti-doveri posti, dalla costituzione, a salvaguardia della maternità e dell’infanzia2: come è facile comprendere, ad oggi, un vero equilibrio tra l’esecuzione della pena e la tutela delle madri carcerate e dei loro figli non è stato raggiunto. |
European
Parliament 2014-2019 # Minimum standards for minorities in the EU European Parliament resolution of 13 November 2018 on minimum standards for minorities in the EU (2018/2036(INI)) www.europarl.europa.eu/ 13 November 2018 |
Marcello
Bortolato Luci ed ombre di una riforma a metà: i decreti legislativi 123 e 124 del 2 ottobre 2018 Questione Giustizia, 9 novembre 2018 A tre anni e mezzo dall’inizio di quell’esperienza (gli Stati generali erano stati inaugurati il 19 maggio 2015 nel carcere di Bollate, luogo divenuto di per sé simbolo di una rieducazione sempre “possibile”) mai come oggi la verità è espressa dal celebre verso oraziano: parturient montes, nascetur ridiculus mus (le montagne avranno le doglie del parto, nascerà un ridicolo topo). L’evento è stato di gran lunga inferiore alle attese: lo Stato non ha saputo mantenere la sua promessa. |
Massimo Ruaro www.penalecontemporaneo.it/ 9 novembre 2018 |
Luigi
Salvato # La nomofilachia nella dialettica tra Corte costituzionale e Corte di cassazione www.forumcostituzionale.it/ 9 novembre 2018 ... Passando alle ricadute della funzione nomofilattica sulla dialettica Corte Costituzionale-Suprema Corte, le stesse chiedono di dare risposta alla seguente domanda: l’attribuzione alla SC della funzione nomofilattica implica in capo a questa una sorta di monopolio interpretativo della norma ordinaria, che valga anche a tracciare i confini delle funzioni della CC ? |
Angela
Della Bella # Riforma dell'ordinamento penitenziario: le novità in materia di assistenza sanitaria, vita detentiva e lavoro penitenziario. Decreti legislativi 2 ottobre 2018, n. 123 e 124 (G.U. 26 ottobre 2018) www.penalecontemporaneo.it/ 7 novembre 2018 |
Gian Luigi
Gatta # Prescrizione bloccata dopo il primo grado: una proposta di riforma improvvisa ma non del tutto improvvisata www.penalecontemporaneo.it/ 5 novembre 2018 La proposta è di bloccare il corso della prescrizione dopo la sentenza (di condanna o di assoluzione) di primo grado (o dopo il decreto di condanna) fino alla data di esecutività della sentenza che definisce il giudizio (o della irrevocabilità del decreto di condanna). Tecnicamente, almeno secondo la prima versione dell’emendamento presentato, si tratterebbe di una nuova ipotesi di sospensione della prescrizione... |
Gaetano
Silvestri # L'individuazione dei diritti della persona www.penalecontemporaneo.it/ 29 ottobre 2018 |
Marina
Silvia Mori # A Strasburgo c’è un Giudice anche per i capimafia: con Provenzano non cade ma scricchiola il 41-bis. www.giurisprudenzapenale.com/ ottobre 2018 1. La vicenda all’esame della Corte – 2. Le eccezioni preliminari del Governo sul mancato esaurimento dei rimedi interni – 3. L’incompatibilità del regime restrittivo con le condizioni di salute del ricorrente – 4. La ripetuta applicazione dei decreti di rinnovo del regime differenziato – 5. I punti focali: la motivazione dei decreti di rinnovo e la loro impugnazione. |
European Court of Human Rights |
Marcello Gallo |
Massimo Luciani |
Marco Ruotolo # Quando il giudice deve “fare da sé” http://questionegiustizia.it/
22 ottobre 2018 |
Mariarosaria Guglielmi Il garantismo non è una concessione o una rinuncia a favore degli avversari della legalità ma rappresenta un’esigenza della giurisdizione, il fondamento della sua indipendenza. A fronte della crescente espansione del ruolo della giurisdizione e del potere giudiziario, il vincolo di regole e di garanzie, come limite strutturale dell’intervento penale, costituisce il necessario ancoraggio della sua legittimazione, che si mantiene fermo praticando vigilanza, critica ed autocritica sulla effettiva tenuta del sistema delle garanzie nelle prassi giudiziarie, rispetto all’assunzione di posizioni corporative, di ruoli impropri, e a forme di protagonismo e di settarismo di pochi che compromettono però l’immagine di tutta la magistratura agli occhi del Paese e nel rapporto con l’opinione pubblica. |
Giorgio Lattanzi |
Daniel Monni # Punire e rieducare: un equilibrio storicamente (im)possibile www.giurisprudenzapenale.com 2 ottobre 2018 Parlare di rieducazione e di pena carceraria nella stessa frase appare, oggi, del tutto ossimorico. Le parole “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato[8]” sembrano, infatti, confliggere quotidianamente con il diffuso senso di insicurezza dei cittadini: sicurezza e pericolosità sociale sono divenuti i facili “hashtag” delle recenti pronunce giurisprudenziali. A ciò si aggiunga il costante clima di “politica elettorale” che caratterizza gli ultimi anni: erodere i diritti dei detenuti sembra generare, infatti, numerosi consensi. |
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Luciano Violante:
«Tra i Pm, contro la politica, c’è il virus
del nazismo» |
Corte Europea dei Diritti dell'Uomo Nel caso di specie, la Corte rileva anzitutto che la perquisizione in questione è stata ordinata dalla procura lo stesso giorno in cui era stata avviata un’indagine penale nei confronti del ricorrente, dato che tale indagine è stata decisa a seguito di un tentativo delle autorità inquirenti di effettuare ricerche, lo stesso giorno, nell’ambito di un controllo fiscale amministrativo. Essa rileva pertanto che la perquisizione è intervenuta in una fase precoce del procedimento penale. Ora, la Corte ha già stabilito che una perquisizione effettuata in questa fase deve offrire garanzie adeguate e sufficienti per evitare che venga usata per fornire alle autorità incaricate dell’inchiesta elementi compromettenti su persone non ancora identificate come sospettate di aver commesso un reato (Modestou c. Grecia, n. 51693/13, § 44, 16 marzo 2017). |
Costanza Nardocci
www.forumcostituzionale.it/ 24 settembre 2018 In Stomakhin la Corte richiama il margine di apprezzamento che il sistema della Convenzione consegna alle autorità nazionali quanto alla regolamentazione – anche tramite il ricorso allo strumento penale – di manifestazioni di incitamento, promozione o giustificazione di odio, violenza e intolleranza nei confronti di individui e gruppi (§ 92) e intraprende un’analisi testuale appuntando la propria attenzione sul contesto, sulla formulazione linguistica e sulla capacità lesiva delle dichiarazioni (§ 93). |
Vincenzo Semeraro |
Le Monde - Editorial |
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Schema di
Decreto legislativo recante riforma
dell'Ordinamento penitenziario, approvato dal
Cdm - 1 agosto 2018 Ordinamento penitenziario – assistenza
sanitaria, procedimenti e vita penitenziaria:
# Decreto |
# Dossier |
Emilio
Dolcini # Dalla Corte costituzionale una coraggiosa sentenza in tema di ergastolo (e di rieducazione del condannato) www.penalecontemporaneo.it/ 18 luglio 2018 # C. Cost., sent. 21 giugno 2018 (dep. 11 luglio 2018), n. 149, Pres. Lattanzi, Est. Viganò |
Glauco Giostra |
Domenico Pulitanò |
Giovanna Di Rosa www.penalecontemporaneo.it/ 5 lug 2018 ... Mi pare evidente quanto sia difficile il compito del Magistrato di Sorveglianza, schiacciato da contraddizioni di principi e carenze di sistema, caratterizzato da quella discrezionalità che a sua volta è elemento che può rafforzare la solitudine del detenuto. Lo sforzo interpretativo affidatoci è immane ma importantissimo. Forse, allora, anche la solitudine del Magistrato di Sorveglianza meriterebbe attenzione e tutela. |
Elvio
Fassone # Marino Occhipinti (ex Uno Bianca): "Giusto scarcerarlo dopo 24 anni, non è la vendetta a fare giustizia" www.ilsussidiario.net/ 04 luglio 2018 Nella nostra legislazione il concetto di condanna è il frutto di un equilibrio molto difficile, sviluppatosi nel corso dei secoli, nei quali si è cercato di mettere sempre più in evidenza che la giustizia penale non ha una funzione vendicativa. Tantomeno di risarcimento delle vittime. Stiamo parlando di delitti gravissimi ovviamente, come l'omicidio. Nessuna espiazione sarebbe mai tale da rimuovere il dolore cagionato, bisogna fare ricorso ad altri concetti. |
Franco Della Casa |
Fabio Fiorentin |
Marco
Infusino # Misure di prevenzione all'indomani della sentenza De Tommaso www.diritto.it/ 13 giugno 2018 L’annoso dibattito è tornato con vigoria alla ribalta a seguito del richiamato precipitato sovranazionale, il quale pare avere assunto il sapore di un suggestivo fenomeno di overruling e, come tale, destinato ad invadere sovente le aule di giustizia locali. Difatti, sebbene la regola dello “stare decisis” non trovi cittadinanza alcuna all’interno del nostro ordinamento, non potrà di certo negarsi la speciale autorevolezza e la rilevante incidenza che la pronuncia europea avrà trasversalmente nel futuro archetipo prevenzionale... |
Sergio
Romice # La collaborazione impossibile. Note sui margini di superamento dei divieti di cui all’art. 4-bis O.P. Giurisprudenza Penale Web, 6, 2018 1. L’introduzione dei regimi differenziati: ratio e fondamento delle regole poste dall’art. 4 bis. – 2. Le regole poste dall’art. 4 bis. – 3. Le serie di ipotesi criminose. – 4. I richiami all’art. 4 bis contenuti in altre norme dell’ordinamento penitenziario. – 5. Analisi della regola del comma 1 dell’art.4 bis. – 6. I benefici oggetto di limitazione. – 7. La collaborazione impossibile. – 8. Lo scioglimento del cumulo. – 9. Scioglimento del cumulo e regime di cui all’art.41 bis o.p. – 10. Effetti dello scioglimento del cumulo. – 11. La collaborazione con la giustizia. - 12. Conclusioni |
Gaetano Esposito L’universo carcerario ignorerà, per quasi trent’anni, la Costituzione e sarà disciplinato, fino alla riforma del ’75, da un vecchio Regolamento fascista ma soprattutto dalle sue prassi eterodosse fatte di illegalità, violenza, corruzione e sopraffazione. Il carcere resta forse l’unico spazio in cui non entra la Costituzione. L’affermazione di una pena umana e rieducativa rimarrà per lungo tempo lettera morta, destinata a vanificarsi in quegli spazi ove regna da sempre un trattamento inumano e desocializzante... |
Anna Ferrari |
Donatella Stasio |
Medel (Magistrats Européens pour
la Démocratie et les Libertés)/Aed
(Avocats Européens Democrates) Les menaces contre l’indépendance de la justice et l’État de Droit se multiplient dramatiquement partout et sont actuellement un problème global... Une justice sans moyens ne pouvant être réellement indépendante, AED et MEDEL demandent que les justices européennes soient dotées de moyens leur permettant de rendre effectif, pour tous, le droit à un procès équitable et que soit consacré à l’aide légale un financement significatif... Aucun système judiciaire ne peut être vraiment indépendant sans avocats libres ni sans juges et procureurs indépendants... L’indépendance du Pouvoir Judiciaire n’est pas un privilège des avocats et des magistrats – c’est un droit fondamental pour les citoyens... |
Giuseppe Nuara www.giurisprudenzapenale.com/ 5, 2018 1.Tutela multilivello dei diritti fondamentali. - 2. Verso nuovi contenuti del principio di legalità? - 3. Legalità convenzionale e prevedibilità. - 3.1. La prevedibilità (oggettiva e soggettiva) nelle pronunce della Corte EDU quale chiave di lettura della esigenza di certezza del diritto. - 4. La sentenza Contrada e la prevedibilità della condanna nell’ipotesi di concorso esterno in associazione mafiosa. - 5. I fratelli minori di Contrada: estensione del giudicato europeo inter alios dato. - 5.1. - 6. Conclusioni. |
European
Union Agency for Fundamental Rights - ECHR -
CoE # Handbook on European non-discrimination law http://fra.europa.eu/ 2018 This handbook is designed to assist legal practitioners who are not specialised in the field of non-discrimination law, serving as an introduction to key issues involved. It is intended for lawyers, judges, prosecutors, social workers and persons who work with national authorities, non-governmental organisations (NGOs) and other bodies that may be confronted with legal questions relating to issues of discrimination. With the impressive body of case law developed by the European Court of Human Rights and the Court of Justice of the European Union in the non-discrimination field, it seems useful to present an updated and accessible handbook intended for legal practitioners – such as judges, prosecutors and lawyers, as well as lawenforcement officers – in the EU and Council of Europe member states and beyond. |
Angela
Colella # Il nuovo delitto di tortura www.penalecontemporaneo.it/ 26 aprile 2018 A distanza di oltre trent’anni dalla ratifica della Convenzione ONU del 1984, l’Italia ha finalmente introdotto nell’ordinamento penale il delitto di tortura, ottemperando così anche all’obbligo di incriminazione sancito, a livello nazionale, dall’art. 13 co. 4 Cost. Il travagliato iter parlamentare che ha condotto all’approvazione della l. n. 110/2017 ha subito una brusca accelerazione a seguito della sentenza Bartesaghi, Gallo e altri c. Italia, resa dalla Corte EDU il 22.6.2017... |
Francesco Cascini |
Glauco
Giostra # La riforma penitenziaria: il lungo e tormentato cammino verso la Costituzione www.penalecontemporaneo.it/ 9 aprile 2018 Sulla riforma penitenziaria si sono addensate pretestuose preoccupazioni, quasi fossimo alla vigilia di un’azzardata rivoluzione del sistema dell’esecuzione penale. Si sono dovute ascoltare e leggere affermazioni che vi ravvisano un provvedimento di mera decongestione carceraria, una consacrazione legislativa dell’incertezza della pena, un ingiustificato indulgenzialismo, quando non addirittura un allentamento del regime del 41-bis ord. penit. o preoccupanti misure di favore alla mafia: affermazioni che possono essere dovute soltanto a ignoranza o a malafede. Ed è difficile dire quale delle due spiegazioni sia più preoccupante. |
Silvia Bernardi |
Andreana
Esposito # Il divenire dei giudici tra diritto convenzionale e diritto nazionale Archivio Penale, n. 3, 2018 Si potrebbe dire che il diritto nazionale appartiene all’ordine costituito e il diritto convenzionale “ideale” all’ordine costituente. E l’uno non si muove senza l’altro. Le forze costituenti scivolano nelle forme costituite, in un movimento di collaborazione positiva. Demiurghi di questa collaborazione sono principalmente – ma non esclusivamente – i giudici, quello europeo e quello nazionale. Analogamente a quanto accade in altri spazi del diritto, oggi sempre più reticolare e non ordinato, a loro spetta il compito di combinare i momenti “interpretativi” che si realizzano intorno ai differenti “nodi” della rete giuridica quale si sviluppa all’ombra della Convenzione... |
Alberto Guariso |
Davide Galliani |
European Court of Human Rights ECHR |
Glauco Giostra |
# Corte di Cassazione, I sez. pen,
Ordinanza n. 13382/2018 | Udienza 23.11.2017 |
Antonio
Gialanella # La Corte costituzionale, nel silenzio del legislatore delegato e nel contrasto tra i giudici di legittimità, apre a più ampi limiti alla sospensione dell’esecuzione della pena detentiva www.questionegiustizia.it/ 19 marzo 2018 Osservazioni in merito agli effetti sugli ordini di carcerazione emessi nei confronti di condannati a pena detentiva superiore a 3 anni e non superiore a 4 anni a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 41, depositata in data 2.3.2018, che ha dichiarato incostituzionale il quinto comma dell’articolo 656 del codice di procedura penale, «nella parte in cui si prevede che il pubblico ministero sospende l’esecuzione della pena detentiva, anche se costituente residuo di maggiore pena, non superiore a tre anni anziché a quattro anni» |
# Fabio
Fiorentin, L'ergastolo "ostativo" ancora
davanti al giudice di Strasburgo. Brevi
note sulle osservazioni scritte presentate nella
causa Viola c. Italia (n. 77633/16), pendente
davanti alla Corte Europea dei Diritti
dell'Uomo, dall'Associazione "L'Altro diritto"
onlus, www.penalecontemporaneo.it/ 14 marzo 2018 |
Emilio Dolcini |
Emmanuel
Macron # Transcription du discours du Président de la République à l'Ecole Nationale d’Administration Pénitentiaire – Agen 06/03/2018 http://www.elysee.fr/ Publié le 08 Mars 2018 Nous devons donc absolument rompre avec la vision utilitariste de la peine ou je dirai symptomatique, politico- médiatique et revenir à ses fondamentaux. La peine n'est pas là pour répondre à une émotion ou une émotion de la société à un moment, elle n'est pas là pour n'avoir qu'un écho, elle doit reposer sur des piliers stables. Le premier pilier de la peine est qu'elle s'inscrit comme un moment dans la vie d'un individu mais qu'elle n'est pas l'annihilation sociale et morale de cet individu... |
Consiglio Superiore della Magistratura |
Fabio Gianfilippi |
Adelmo Manna |
Diritto Penale Contemporaneo # Francesco Viganò, Editoriale # Francesco Palazzo, Crisi del carcere e culture di riforma # Loredana Garlati, Sepolti vivi. Il carcere al tempo delle Pratiche criminali: riti antichi per funzioni nuove # Marco Nicola Miletti, La pena nel processo. Giurisdizionalizzazione dell’esecuzione nella penalistica dell’Italia liberale # Angela Della Bella, Il carcere oggi: tra diritti negati e promesse di rieducazione # Cristina Danusso, Patibolo ed ergastolo dall’Italia liberale al fascismo # Stefano Marcolini, L’ergastolo nell’esecuzione penale contemporanea # Chiara Perini, Prospettive attuali dell’alternativa al carcere tra emergenza e rieducazione # Francesca Ruggieri, Processo e sistema sanzionatorio: alla ricerca di una “nuova” relazione # Grazia Mannozzi, Crisi del sistema sanzionatorio e prospettive di riforma: un dialogo tra storia, diritto ed arte # Domenico Pulitanò, Ragioni della legalità. A proposito di Corte cost. n. 24/2017 # Rapporti interordinamentali e conflitti tra identità costituzionali (traendo spunto dal caso Taricco) # Silvia De Blasis, Oggettivo, soggettivo ed evolutivo nella prevedibilità dell’esito giudiziario tra giurisprudenza sovranazionale e ricadute interne # Attilio Nisco, Legittimità costituzionale del limite massimo di pena quale presupposto della non punibilità per particolare tenuità del fatto # Irene Pellizzone, Garanzie costituzionali e convenzionali della materia penale: osmosi o autonomia? # Alessandro Melchionda, Le circostanze “indipendenti” sono sempre “ad effetto speciale”? Una risposta negativa (non “faziosa”, ma “di parte”), aspettando le Sezioni Unite # Cristiano Cupelli, Lo statuto penale della colpa medica e le incerte novità della legge Gelli-Bianco # Sergio Lorusso, Dibattimento a distanza vs. “autodifesa”? # Carlo Ruga Riva, Roberto Cornelli, Alessandro Squazzoni, Paolo Rondini e Barbara Biscotti, La sicurezza urbana e i suoi custodi (il Sindaco, il Questore e il Prefetto) |
Stefano Finocchiaro La sentenza de Tommaso va presa seriamente e ha efficacia vincolante, ma solo entro confini ben delimitati, ossia nell’ambito delle fattispecie di pericolosità c.d. generica di cui all’art. 1 lett. a) e b) del d.lgs. 159/2011 (c.d. codice antimafia), e non anche delle fattispecie di pericolosità c.d. qualificata, attinenti ai reati elencati all’art. 4 del medesimo decreto. È questa la conclusione cui perviene il collegio monzese... |
Unione delle Camere Penali Italiane -
Osservatorio Carcere |
Paola De Franceschi |
Gennaro
Migliore # Il fatto di lieve entità nella disciplina della legge stupefacenti www.filodiritto.com/ 30 gennaio 2018 La minima offensività della condotta, tale da poter essere premiata con il riconoscimento del fatto di lieve entità, è desumibile non solo dal dato quantitativo e qualitativo dello stupefacente, bensì anche da tutti gli altri parametri della condotta, che deve essere valutata unitariamente e globalmente così come concretamente manifestatasi nel caso di specie, senza avere riguardo a possibili preclusioni o automatismi |
Garante
Nazionale dei diritti delle persone detenute o
private della libertà personale # Norne e Normalità. Standard per l'esecuzione penale detentiva degli aduli. Raccolta delle Raccomandazione 2016-2017 www.garantenazionaleprivatiliberta.it/ Gennaio 2018 ... La pena detentiva consiste nella privazione della libertà e non in altre afflizioni aggiuntive: «si va in carcere perché si è puniti, non per essere puniti». |
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Schema di Decreto
Legislativo recante riforma dell'Ordinamento
Penitenziario |
Giovanni Maria Flick # I diritti dei detenuti nel sistema costituzionale fra speranza e delusione www.dirittopenitenziarioecostituzione.it/ 13 dicembre 2017 Qualcuno lo contesta, ma il carcere è sicuramente una formazione sociale; di certo oggi non è una formazione in cui si sviluppi la personalità di chi vive al suo interno (tranne forse la personalità delinquenziale, a giudicare dalla frequenza delle recidive per chi ha scontato una pena in carcere). Ciò si verifica anche per la grave situazione di sovraffollamento che rappresenta il più importante ostacolo “di fatto” alla realizzazione dei principi costituzionali.... |
Federica
Urban # Il diritto del detenuto ad un trattamento penitenziario umano a quattro anni dalla sentenza Torreggiani c. Italia Rivista di Diritti Comparati, n. 3, 2017 Lo scritto si propone di ricostruire il quadro esistente con riguardo al diritto del detenuto ad uno spazio adeguato all’interno della cella, a quattro anni dalla sentenza Torreggiani c. Italia. Prima di ripercorrere i principali passaggi di quella celebre pronuncia, si cercherà di esaminare l’evoluzione della giurisprudenza di Strasburgo sub art. 3 Cedu, da cui si possono ricavare le basi logico-giuridiche del ragionamento della Corte. Si analizzeranno, quindi, i rimedi introdotti nell’ordinamento interno dopo la condanna di Strasburgo, soffermandosi, in particolare, sui profili di maggiore criticità ad oggi emersi. Da ultimo, si faranno alcune considerazioni sull’attuale situazione delle carceri italiane e sulle prospettive future. |
United
Nations - Committee against Torture # Concluding observations on the fifth and sixth combined periodic reports of Italy. Adopted by the Committee at its sixty-second session (6 November-6 December 2017) http://tbinternet.ohchr.org/ 6 December 2017 The State party should bring the content of article 613-bis of the Criminal Code into line with article 1 of the Convention by eliminating all superfluous elements and identifying the perpetrator and the motivating factors or reasons for the use of torture... The Committee recommends that the State party ensure that the offence of torture is not subject to any statute of limitations in order to preclude any risk of impunity in relation to the investigation of acts of torture and the prosecution and punishment of perpetrators.... 41-bis... The State party should review the special detention regime and bring it into line with international human rights standards, such as the Nelson Mandela Rules. Video surveillance in custody facilities should not intrude on the privacy of detainees or violate their right to confidential communication with their lawyer or doctor. The State party should also strengthen and expedite the judicial review of orders imposing or extending that form of detention. |
Sergio Romice |
Sofia Ciuffoletti www.penalecontemporaneo.it/ 4
dicembre 2017 |
Andrea
De Lia # Le misure di prevenzione: dalla sentenza “de Tommaso c. Italia” alle modifiche operate dalla legge n. 161 del 17 ottobre 2017 Forum Quaderni Costituzionali, 1 dicembre 2017 1. Premesse. 2. La pericolosità “generica” e la sentenza “de Tommaso”. 3. Segue. Gli effetti della sentenza della Corte EDU sulla giurisprudenza nazionale di merito e di legittimità. 4. La riforma attuata dal legislatore. Cenni generali. 5. Le principali novità sotto il profilo delle misure a carattere personale. 6. Le innovazioni al sistema delle misure di natura reale. 7. Un breve commento alle nuove norme. 8. Funzioni e disfunzionidel sistema preventivo. 9. Conclusioni. |
European Court of Human Rights # Detention conditions and treatment of prisoners
#
Hunger
strikes in detention |
Davide Galliani, Andrea Pugiotto |
Valeria
Spinosa # Commento ai commi 5-9 dell'art. 1 Legge 103 del 2017 (cd. riforma Orlando). Aumenti sanzionatori e circostanze La Legislazione Penale, 14 novembre 2017/ La riforma ostacola la concessione della sospensione condizionale della pena, persino in caso di ricorso a riti speciali. ad accertamento contratto. In definitiva, il motivo principale della riforma del 2017 inerente agli artt. 628 e 629 CP risiede nel rendere certa l’esecuzione della condanna in regime di detenzione carceraria, così da rafforzare l’efficacia deterrente della minaccia di pena nella comminatoria edittale... |
Luigi Ferrarella |
Anna Ferrari Il parametro dell’avanzata anzianità del detenuto entra a pieno titolo, secondo l’interpretazione suggerita dalla Suprema Corte, nei fattori da cui dipendono l’applicazione dei benefici penitenziari e la scelta del regime detentivo. E’ da chiedersi, a questo punto, se ciò possa costituire -come si auspica- l’anticamera dell’affermarsi di un diritto a spegnersi fuori dal carcere, diritto i cui contorni non sembra non possano essere definiti che tramite una presa di posizione del legislatore... |
Maria
Grazia Cimò # I principi del processo penale nella Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo come Living Instrument della giurisprudenza di Strasburgo: tra libertà ed esigenze di sicurezza Università degli Studi di Palermo, 2017 |
European Court of Human Rights | Cour Européenne des
Droits de l'Homme # Press release - Prison officers responsible for torture of detainees unpunished due to lack of adequate legislation, 26.10.2017 - 26.10.2017 |
European Court of Human Rights |
Cour Européenne des Droits de l'Homme
# Affaire
Azzolina et autres c. Italie,
Strasbourg, 26 octobre 2017 |
Stefania
Leone # Sindacato di ragionevolezza e quantum della pena nella giurisprudenza costituzionale AIC - Associazione Italiana dei Costituzionalisti, 4, 2017 1. La discrezionalità politica in materia penale e il limite della ragionevolezza 2. Il controllo sulla scelta di ricorrere allo strumento penale come “campo di esercitazione”del controllo sulla proporzionalità delle pene; 3. Misura della sanzione e parametri potenzialmente incisi tra ragionevolezza-proporzionalità e funzione rieducativadel reo; 4. Due opposti problematici: la pena fissa e la pena oscillante in una cornice edittale molto ampia; 5. Dalla sent. n. 341 del 1994 alla sent. n. 236 del 2016: il giudizio di irragionevolezza intrinseca e il diverso ruolo delle fattispecie di raffronto |
Paolo Lobba Nel Settecento la tortura appariva, quantomeno nel Vecchio Continente, una pratica in declino e crisi di legittimazione; già allora si denunciavano tanto la sua intrinseca iniquità, quanto la frequente inattendibilità delle informazioni in tal guisa estorte. Eppure oggi, lungi dal poter essere considerata un imbarazzante arnese del passato, essa è torna ta al centro del dibattito politico e dottrinale sia a livello interno che internazionale |
Marina Silvia Mori |
Giuseppe
Amarelli # L’onda lunga della sentenza De Tommaso: ore contate per l'interdittiva antimafia 'generica' ex art. 84, co. 4, lett. d) ed e) d.lgs. n. 159/2011? www.penalecontemporaneo.it/ 18 ottobre 2017 1. La sentenza della Corte EDU De Tommaso ed i suoi effetti sulla disciplina in materia di misure di prevenzione. – 2. Oltre la prevenzione praeter delictum: il vuoto di garanzie dell’interdittiva antimafia. – 3. Il dictum della Corte EDU può avere ricadute anche in questa materia? – 4. Il caso limite della c.d. interdittiva ‘generica’. – 5. La sua irriducibile compatibilità con le esigenze di predeterminazione legale delle misure limitative dei diritti fondamentali riconosciuti nella CEDU. – 6. Il superamento della precedente giurisprudenza del Consiglio di Stato. – 7. Gli argomenti ulteriori desumibili dagli analoghi problemi sorti in materia di misure di prevenzione patrimoniali. – 8. Verso la questione di legittimità costituzionale dell’art. 84, comma 4 d.lgs. n. 159/2011 per contrasto con l’art. 117 Cost. in relazione all’art. 1, Protocollo 1 add. CEDU. |
Paola De Franceschi Giurisprudenza Penale Web, ottobre
2017 |
Sandra
Recchione # La pericolosità sociale esiste ed è concreta: la giurisprudenza di merito resiste alla crisi di legalità generata dalla sentenza "De Tommaso v. Italia" (e confermata dalle Sezioni Unite "Paternò") www.penalecontemporaneo.it/ 16 ottobre 2017 1. Le misure di prevenzione personali e la tutela di vittime di reati di violenza domestica o consumata nell’ambito di relazioni strette. – 2. La pericolosità “mirata”. – 3. La sentenza De Tommaso. – 4. La giurisprudenza di legittimità: le sezioni unite nel caso “Paternò”. – 5. I possibili scenari. – 6. Conclusioni: la pericolosità esiste. |
European Court of Human Rights The Court has explained that where the events in issue lie wholly, or in large part, within the exclusive knowledge of the authorities, as in the case of persons within their control in custody, strong presumptions of fact will arise in respect of injuries occurring during such detention. The burden of proof is then on the Government to provide a satisfactory and convincing explanation by producing evidence establishing facts which cast doubt on the account of events given by the applicant. In the absence of such explanation, the Court can draw inferences which may be unfavourable for the Government. That is justified by the fact that persons in custody are in a vulnerable position and the authorities are under a duty to protect them. In Bouyid the Court found that the same principle held true in the context of an identity check in a police station or a mere interview on such premises |
Domenico
Pulitanò # Misure di prevenzione e modelli sanzionatori Giurisprudenza Penale Web, 2017, 10 La Cassazione a Sezioni Unite [# Num. 40076 Anno 2017] ha escluso che la violazione delle prescrizioni di “vivere onestamente” e “rispettare le leggi” possa configurare il reato di cui all’art. 75, comma 2, D. Lgs. n. 159/2011, in quanto si tratta di prescrizioni generiche e indeterminate. |
Laura Delbono |
Commissione Europea Il presente manuale descrive in modo completo ed esaustivo l’istituto del MAE, introdotto con la Decisione Quadro 2002/584/GAI e, per ciò che riguarda il nostro paese, disciplinato dalla legge n. 69/2005. Particolare attenzione è dedicata ai requisiti e alla procedura di emissione, nonché alla fase di esecuzione del mandato... |
Tomaso Emilio Epidendio |
Giuseppe Alù L’art. 8 della citata legge n. 119 del 2013 sul femminicidio ha introdotto un altro istituto diretto ad integrare espressamente il reato di stalking: l’Ammonimento del Questore. Stabilisce la nuova norma che la vittima degli atti persecutori, prima di presentare querela, può inoltrare un Esposto al Questore, il quale, seguendo la procedura prevista, convoca l’interessato e, se del caso, gli rivolge l’“invito” a "tenere una condotta conforme alla legge"... |
Irene Pellizzone |
Antonella
Massaro (ed) # La tutela della salute nei luoghi di detenzione. Un’indagine di diritto penale intorno a carcere, REMS e CPR http://romatrepress.uniroma3.it/ 2017 L’impressione è che la nozione di salute e la tutela apprestata al corrispondente diritto continuino a viaggiare su un doppio binario, a seconda che si riferiscano a soggetti liberi o a soggetti sottoposti a limitazioni della libertà personale. L’esito in questione, se risultasse confermato, potrebbe mostrare profili di criticità, specie muovendo dalla premessa per cui la salute rappresenti un diritto fondamentale della persona, che, legato a filo doppio all’architrave della dignità umana, non dovrebbe ammettere modulazioni legate allo status del singolo e/o a pretese esigenze di sicurezza. La salute, anzi, svolge una funzione di limite in ogni situazione di restrizione della libertà personale, come si ricava dalla lettura congiunta degli artt. 32 Cost., 27, terzo comma Cost. e 3 CEDU... |
Antonella Manzione |
Luca Matteo Di Carlo |
Matteo Riccardi |
# Guida ai Diritti. Orientarsi tra norme e pratiche penitenziarie - 2017 |
Antigone # Venti proposte per un nuovo sistema penitenziario Agosto 2017 |
Aldo
Masullo # I dannati di agosto a Poggioreale www.ilmattino.it/ Giovedì 3 Agosto 2017 Oggi in nessun altro luogo del mondo, io credo, come nelle carceri italiane, si sviluppa e si mette alla prova la coscienza popolare che lo Stato o è stato di diritto, oppure non ha alcuna legittimazione... Il diritto nelle carceri è oggettivamente tra le cocenti questioni che invocano il pieno compimento dello Stato di diritto. |
Ilaria Marchi |
Beniamino Deidda |
Silvia Filippi |
European Court of Human Rights |
Glauco Giostra, Pasquale Bronzo (a cura
di) Sapienza Università Ed., Luglio 2017 |
Giovanni Tamburini 1. Il rapporto tra la detenzione domiciliare e il delitto di evasione: gli orientamenti della Suprema Corte – 2. Focus su # Cass. pen. 19 aprile 2016, n. 19005: il problema dello spostamento – 3. Evasione e “particolare tenuità del fatto”: applicazioni giurisprudenziali - 4. Conclusioni |
Marco
Nestola # L’articolo 41-bis O.P.: fino a che punto il bisogno di sicurezza può legittimare il regime detentivo speciale? www.giurisprudenzapenale.com/ Luglio 2017 1. Premessa. – 1.1 L’oggetto della dichiarazione di incostituzionalità. – 1.2 La sentenza n. 143 del 2013 della Corte Costituzionale e il bilanciamento tra diritti costituzionalmente garantiti. – 1.3 (segue) Il bilanciamento: lo scopo dell’istituto come criterio di interpretazione del 41-bis. – 1.4 (segue) Il bilanciamento: alle prese con l’inviolabile diritto alla corrispondenza. – 2. Un legittimo sospetto. – 2.1 Gli stati generali dell’esecuzione penale ed il caso Riina. – 2.2 41-bis e clima politico. – 2.3 Le reali finalità di questo speciale regime carcerario. – 3. Conclusioni |
Adriano Martufi www.giurisprudenzapenale.com/
16 luglio 2017 |
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Errico Novi,
Flick con Cantone: «Il Codice antimafia così non
funziona», Il Dubbio 4 luglio 2017 ... Sono molto preoccupato per una ragione di metodo: in particolare perché vedo l’utilizzo sistematico dell’emergenza come strumento ordinario di risposta al crimine... Ciò che è pensato per essere eccezionale dovrebbe rimanere tale. Non mi riferisco solo a misure come i sequestri. Il paradigma è stato offerto dall’ordinamento penitenziario: penso all’applicazione sempre più ampia del 41 bis e dell’articolo 4 bis, ossia la norma che prevede l’esclusione degli autori di determinati reati dalle misure alternative e dunque da un modello trattamentale fedele al dettato dell’articolo 27 della Costituzione. Tale esclusione inizialmente riguardava solo la criminalità di stampo mafioso, poi è stata estesa a un ventaglio di reati disomogeneo e disorganico che avevano un comune denominatore: suscitare un forte allarme sociale |
Stefania Amato |
# dr Fabio Gianfilippi, Ufficio di Sorveglianza di Spoleto, Ordinanza del 27 giugno 2017 su reclamo di un detenuto in 41 bis del carcere di Terni (Colloqui con Garante regionale) |
European Court of Human Rights | Cour
Européenne des Droits de l'Homme |
Andrea Pugiotto |
Guglielmo Leo |
Angela Della Bella Rimane però ferma la fruibilità, per l’internato, del rimedio risarcitorio, e assieme l’affermazione in questa sentenza di un principio importante, quello cioè della doverosità di un’interpretazione delle norme tesa a garantire quanto più possibile la tutela della dignità della persona detenuta, indipendentemente dal titolo per il quale è intervenuta la privazione della libertà, in linea con quanto affermato dalla giurisprudenza europea. |
Francesco Menditto L’importanza della sentenza in esame discende, dalla rilevata violazione dell’art. 2 del protocollo addizionale n. 4 a causa della mancanza di prevedibilità della legge. La legge n. 1423/1956, che rappresenta lo strumento legale che forma la base delle misure preventive imposte, rispondeva ai diversi requisiti previsti dall’art. 2 del protocollo n. 4 a eccezione della prevedibilità perché la legge offriva al giudice un ampio potere discrezionale senza fornire una chiara indicazione della portata e modalità di esercizio di tale discrezionalità. L’imposizione di misure di prevenzione non era stata sufficientemente dettagliata e non era stata accompagnata da adeguate misure contro possibili abusi. Essendo stata formulata in termini vaghi e troppo ampi, la legge non ha soddisfatto i requisiti di specificità stabiliti dalla giurisprudenza della Corte |
Marco Noci # Testo del decreto-legge 17 febbraio 2017, n. 13 (in Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 40 del 17 febbraio 2017), coordinato con la legge di conversione 13 aprile 2017, n. 46 (in questa stessa Gazzetta Ufficiale - alla pag. 1) recante: «Disposizioni urgenti per l'accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale, nonché per il contrasto dell'immigrazione illegale.». |
Géraldine
Bugnon # Punir autrement? Sanctions alternatives et émergence de nouveaux modèles de justice Revue internationale de criminologie et de police technique et scientifique, 4, 2017 L’analyse des sanctions alternatives proposées révèle une grande hétérogénéité en termes de finalité et de sévérité de la peine. Le fait de refuser une peine traditionnelle n’informe donc en rien sur la forme de justice préconisée à la place, ni sur son degré de punitivité. Par ailleurs, cet engouement pour les sanctions alternatives révèle une critique du système pénal contemporain et une forme de plébiscite pour un modèle pénal alternatif. Ce modèle – dont l’essor récent de la justice restauratrice à l’échelle internationale illustre la vigueur – propose une justice plus horizontale, plus personnalisée, et qui prend davantage en compte les victimes. Mais il ouvre aussi la porte à des sanctions potentiellement plus longues et contraignantes. |
Comitato
Promotore Referendum Separazione delle Carriere # Relazione Illustrativa. Proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare “Separazione delle carriere” # Proposta di Legge Costituzionale www.separazionedellecarriere.it/ 2017 |
Angelo
Costa # Impugnazioni pro imputato: il sistema resta favorevole, ma occhio alla procedura Italia Oggi, 3 aprile 2017 Tra i valori fondamentali a cui la legge attribuisce priorità, rispetto alla regola della intangibilità del giudicato, vi è la "necessità dell'eliminazione dell'errore giudiziario, dato che corrisponde alle più profonde radici etiche di qualsiasi società civile il principio del favor innocentiae, da cui deriva a corollario che non vale invocare alcuna esigenza pratica - quali che siano le ragioni di opportunità e di utilità sociale ad essa sottostanti - per impedire la riapertura del processo allorché sia riscontrata la presenza di specifiche situazioni ritenute dalla legge sintomatiche della probabilità di errore giudiziario" (Sez. U, n. 624 del 26/9/2001). |
Vincenzo Ciliberti www.giurisprudenzapenale.com/ 1 aprile
2017 |
Giulia
Moscatelli # Procedimento de libertate tra tutela del diritto alla salute e difesa personale nell’applicazione di misure cautelari Archivio Penale, n. 3, 2017 1. Ricostruzione della vicenda. - 2. La tutela del diritto alla salute a livello normativo. - 3. L’evoluzione normativa sul rapporto tra tutela del diritto alla salute e rispetto di esigenze cautelari. - 4. Il diritto al contraddittorio nel procedimento de libertate. - 5. Perizie mediche sull’adeguatezza delle cure all’interno della struttura carceraria. - 6. Criteri di compatibilità dello stato detentivo con il diritto alla salute. - 7. Considerazioni conclusive. |
Michele
Passione # 35 ter O.P.: effettivamente, c’è un problema Giurisprudenza Penale Web, n. 3, 2017 Restano sullo sfondo i temi della inefficacia del rimedio, della sua ineffettività, iniquità, inaccessibilità, intempestività, inidoneità al fine; in una parola, della non conformità ai parametri convenzionali... |
Carlo Bray www.penalecontemporaneo.it/ 24 marzo 2017 Nota a tre ordinanze di rimessione alla Corte costituzionale sulla legittimità dell’art. 73, comma primo, d.P.R. 309/1990: Trib. Ferrara, ord. 18 novembre 2015; Trib. Rovereto, ord. 9 marzo 2016; Cass., sez. VI, ord. 12 gennaio 2017, n. 1418 |
Raffaello Magi # Per uno statuto unitario dell’apprezzamento della pericolosità sociale. Le misure di prevenzione a metà del guado? www.penalecontemporaneo.it/ 13 marzo 2017 Francesco Viganò # La Corte di Strasburgo assesta un duro colpo alla disciplina italiana delle misure di prevenzione personali www.penalecontemporaneo.it/ 3 marzo 2017 Francesco Menditto # Prime riflessioni sulla sentenza della Corte Edu De Tommaso c. Italia www.questionegiustizia.it/ 3 marzo 2017 Anna Maria Maugeri # Misure
di prevenzione e fattispecie a pericolosità
generica_ la Corte Europea condanna l'Italia
per la mancanza di qualità della "legge", ma
una rondine non fa primavera. Nota a Corte
EDU, Grande Camera, sent. 23 febbraio 2017, de
Tommaso c. Italia
www.penalecontemporaneo.it/ 6 marzo 2017 |
Carlo Ruga
Riva # Il d.l. in materia di sicurezza delle città: verso una repressione urbi et orbi? Prima lettura del D.L. 20 febbraio 2017, n. 14 # Disegno di Legge - Conversione in legge del decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14, recante disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città, presentato il 20 febbraio 2017 www.penalecontemporaneo.it/ 9 marzo 2017 La sicurezza urbana si atteggia come bene giuridico onnivoro, tanto ampio da promettere scarsissima capacità selettiva rispetto a comportamenti predeterminati, e non privo di venature estetiche (il “decoro delle città”) e soggettivo-emozionali (la “vivibilità”). Nel concetto di sicurezza, come sottolineato nella relazione al disegno di legge n. 4310 presentato alla Camera dei Deputati (p. 2), convergono un’idea di sicurezza primaria (prevenzione e repressione dei reati) ed un’idea di sicurezza secondaria, volta alla “prevenzione situazionale” di situazioni di degrado e di promozione di fattori di coesione sociale... |
Domenico Pulitanò |
Cour Européenne des Droits de l'Homme Cet arrêt deviendra définitif dans les conditions définies à l’article 44 § 2 de la Convention. Il peut subir des retouches de forme # Nazioni Unite - Convenzione per l'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW) + # altri documenti |
Mag. Sorveglianza Udine, 9 febbraio
2017, Est. Fiorentin |
Sandra Recchione www.penalecontemporaneo.it/ 16
gennaio 2017 |
Michele Passione
# La
“cultura” della giurisdizione. Nuove
considerazioni in materia di libri e 41 bis
Con la notissima sentenza n. 351 del 1996, a seguito di tre incidenti promossi dal Tribunale di Sorveglianza di Firenze (il cui estensore era l'indimenticato, e indimenticabile, Sandro Margara), la Corte affermava che “non vi è dubbio che il sindacato giurisdizionale sulle determinazioni dell'amministrazione, per esplicare pienamente la sua funzione a tutela dei diritti dei detenuti, debba estendersi non solo alla sussistenza dei presupposti per l'adozione del provvedimento, ma anche al rispetto dei limiti posti dalla legge e dalla Costituzione in ordine al contenuto di questo”, tanto che “eventuali misure illegittime, lesive dei diritti del detenuto, dovranno perciò essere a questi fini disattese, secondo la regola generale per cui il giudice dei diritti applica i regolamenti e gli atti dell'amministrazione solo in quanto legittimi (art. 5 della legge 20 marzo 1865, n. 2248, all. E)”. |
Cassazione, Sesta sezione penale www.italgiure.giustizia.it/ |
Lucia
Risicato, Domenico Pulitanò, Adelmo Manna, Carlo
Sotis, Antonino Sessa, Sergio Bonini, Gaetano
Insolera, Nicola Mazzacuva, Tommaso Guerini # La società punitiva. Populismo, diritto penale simbolico e ruolo del penalista www.penalecontemporaneo.it/ 21 dicembre 2018 Libertà versus sicurezza è il Leitmotiv di questa originale tavola rotonda, che rappresenta un tentativo di riflettere su usi e abusi del diritto penale nell’era della complessità: un diritto penale “liquido” si forgia sempre più spesso su esigenze politiche di consenso, di rassicurazione sociale, dimenticando le sue caratteristiche di Magna Charta del reo... Se questo dibattito ha un senso ultimo, al di là del pregio delle riflessioni da esso scaturite, è proprio quello di ridare corpo e vigore alla nostra presenza in una sfera pubblica sempre meno polifonica. Citando Domenico Pulitanò, per essere buoni giuristi non possiamo essere solo giuristi. |
Giovanni
Maria Flick # Una nuova cultura della pena? www.rivistaaic.it/ 21.12.2016 1. L’insegnamento di Sandro Margara sul carcere. – 2. Le conclusioni del Ministro della Giustizia sugli Stati Generali dell’esecuzione penale. – 3. Il carcere e la Costituzione tradita. – 4. I paradossi del carcere. – 5. Verso una giustizia riparativa? – 6. La proporzionalità della pena al reato secondo la Corte Costituzionale: un passo verso la svolta. |
Stefano
Anastasia, Valentina Calderone, Lorenzo Fanoli (a
cura di) # L’articolo 3. Rapporto sullo stato dei diritti in Italia. Aggiornamento 2016 www.rapportodiritti.it/ dicembre 2016 Il progetto di L’articolo 3, richiamando il principio di uguaglianza iscritto nella Costituzione, si propone di valutare e in qualche modo «misurare» il riconoscimento o il mancato riconoscimento, l’effettiva attuazione o l’inosservanza, dei diritti e delle garanzie correlati al pieno esercizio delle prerogative fondamentali della persona: dalla libertà personale alla libertà di movimento, dalla libertà religiosa alla libertà sessuale, alla libertà dalle discriminazioni di qualunque origine e dalle violenze comunque motivate. |
Carlo
Sotis, Domenico Pulitanò, Sergio Bonini, Tommaso
Guerini, Gaetano Insolera, Antonino Sessa, Adelmo
Manna, Lucia Risicato, Nicola Mazzacuva # La società punitiva. Populismo, diritto penale simbolico e ruolo del penalista www.penalecontemporaneo.it/ 21 dicembre 2016 "Introduzione" di Lucia Risicato | "Intervento" di Domenico Pulitanò | "Alcuni recenti esempi di legislazione penale compulsiva e di ricorrenti tentazioni circa l’utilizzazione di un diritto penale simbolico" di Adelmo Manna | "Intervento" di Carlo Sotis | "Ostinata criminalizzazione della clandestinità e tenuta democratica del sistema: fondamento e limiti alle opzioni della politica criminale simbolica" di Antonino Sessa | "Funzione «strumentale» e funzione «simbolica» del diritto penale, fra discorsività «critica» e discorsività «dialogica»" di Sergio Bonini | "Trascrizioni del Seminario Lavori in corso (Università di Bologna, 17 marzo 2016)" a cura di Gaetano Insolera, Nicola Mazzacuva e Tommaso Guerini |
Andrea Baiguera Altieri |
Francesco
Viganò # Il principio di prevedibilità della decisione giudiziale in materia penale Diritto penale contemporaneo, 19 dicembre 2016 1. Habent sua sidera lites? – 2. Fisionomia e corollari del principio. – 3. La ratio e i fondamenti normativi del principio. – 3.1. Il principio di legalità in materia penale (art. 25, co. 2, Cost.) – 3.2. Il principio di colpevolezza (art. 27, co. 1 e 3, Cost.). – 3.3. Il nullum crimen, nulla poena sine lege in prospettiva europea. – 3.4. Il principio di eguaglianza (art. 3 Cost.). – 3.5. Il fascio di interessi costituzionali sottesi a una corretta (ed efficiente) amministrazione della giustizia penale (artt. 24 co. 2, 25 co. 2, 81, 111, 112 Cost.). – 4. Il ruolo del legislatore. – 5. Il ruolo dei giudici comuni. – 5.1. Alcune premesse di teoria generale sul ruolo normativo della giurisprudenza. – 5.2. Prevedibilità della decisione giudiziale e qualità delle regole di giudizio elaborate dalla giurisprudenza. – 5.3. Prevedibilità della decisione giudiziale e questioni già decise dalla giurisprudenza della Cassazione. – 5.4. Due possibili obiezioni, e altrettante repliche. – 6. Infine, il ruolo della Corte costituzionale. – 7. Una nota conclusiva. |
ECHR - CEDH - CEDU - Grande Camera |
Francesco
Maisto # La Legge Gozzini: le innovazioni, la controriforma, l'attualità S. Vittore 14 dicembre 2016 Mario Gozzini... ricordava più volte, un episodio di una delle sue prime visite al carcere fiorentino delle Murate, agli esordi della sua lunga pratica carceraria di parlamentare. C’era un detenuto che si preparava a tornare in libertà il giorno dopo. Alla domanda su cosa avrebbe fatto il giorno dopo, rispose:” Ritrovo la mia vita, le cose non sono cambiate, rifarò quello che ho già fatto e, prima o poi, tornerò qui”. “Ecco il carcere inutile”, chiosava . |
Giuliano Pisapia «Ho visto il volto di mio figlio diventato piccolo, piccolo, piccolo. In quel volto ho visto tutto il male del mondo» (Paola Regeni) |
Andrea Baiguera Altieri Gli Stati uniti d’ America spendono il 5 % delle loro entrate tributarie per il mantenimento dei Penitenziari, in cui è rinchiuso il 25 % della popolazione carceraria mondiale, con un totale di 2.300.000 detenuti nel 2010 (1.900.000 nel 2000), tra i quali più di 100.000 minorenni. A tale cifra vanno aggiunti 5.000.000 di soggetti sottoposti alla messa alla prova o al regime della liberazione condizionale. Ogni 100.000 residenti, si calcolano ben 785 detenuti in media, ovverosia il 3 % degli ultra-18.enni. Molte sono le discriminazioni razziali, giacché soltanto 1 bianco ogni 45 è o è stato in Penitenziario, mentre 1 nero su 11 ed un ispanico su 27 subiscono o hanno subito l’esperienza della reclusione |
Francesco
Viganò # Un’importante pronuncia della Consulta sulla proporzionalità della pena www.penalecontemporaneo.it/ 14 novembre 2016 # Corte cost., sent. 10 novembre 2016, n. 236, Pres. Grossi, Rel. Zanon Il principio di proporzionalità della pena opera come limite alla potestà punitiva statale, esigendo una pena adeguata all’effettiva responsabilità personale, e in grado di essere percepita come “giusta” reazione all’illecito commesso dall’autore, giacché «[l]addove la proporzione tra sanzione e offesa difetti manifestamente... non ne potrà che discendere una compromissione ab initio del processo rieducativo, processo al quale il reo tenderà a non prestare adesione, già solo per la percezione di subire una condanna profondamente ingiusta (sentenze n. 251 e n. 68 del 2012), del tutto svincolata dalla gravità della propria condotta e dal disvalore da essa espressa». |
Francesca Cancellaro |
European Court of Human Rights -
Press Unit |
European Court of Human Rights
# Press
Release |
Il Ministro della Giustizia # Atto d'indirizzo politico-istituzionale per l'anno 2017 www.giustizia.it/ 28 settembre 2016 | on line 13 ottobre 2016 |
Nicola
Canestrini # Rispetto dei diritti fondamentali in ambito europeo tra presunzioni ed effettività. Il decalogo italiano per rilevare nel procedimento MAE il rischio di trattamento carcerario inumano o degradante Giurisprudenza Penale Web, 2016, 10 1. Premessa: la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea Aranyosi – Caldararu. – 2. La giurisprudenza italiana: la presunzione di rispetto dei diritti fondamentali può essere vinta. – 3. Conclusione: è sempre intollerabile la violazione di diritti fondamentali. |
Giorgio Spangher |
Roberto
Zunino # L'art. 41-bis Ord. Penit.: il regime di "carcere duro" in equilibrio tra istanze securitarie e tutela delle gartanzie costituzionali Università degli Studi di Genova, 2016 |
Claudia Pecorella |
Adriano Sofri # Le armi, Trump, e quel sondaggio sulla pena di morte in America www.ilfoglio.it/ 05 Ottobre 2016 L’ergastolo “ostativo” è una micidiale violenza fatta al dettato e allo spirito della Costituzione. Oggi lo denunciano prima di tutto con voci intelligenti e sconvolgenti molti di quegli ergastolani che hanno saputo riscattarsi in carcere e nonostante il carcere... |
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Jacopo Alberghi |
Marco
Pelissero # Contrasto al terrorismo internazionale e il diritto penale al limite Speciale QG - settembre 2016 Riterrei più adeguato a riflettere la disciplina italiana di contrasto al terrorismo il termine diritto penale al limite : si tratta cioè di scelte di politica penale nelle quali principi e garanzie proprie del diritto penale subiscono flessibilizzazioni che si muovono comunque in un’area limitrofa ad un confine pericoloso, quello al di là del quale si vanificano, in nome della ragion di Stato, garanzie e diritti individuali sui quali si fonda l’ordinamento democratico. È un diritto penale, dunque, legittimo, ma che si muove in un’area dove è sempre alto il rischio che la ragionevolezza delle scelte di incriminazione, delle strategie processuali e delle misure preventive si traduca in forme illegittime di violazione di diritti e libertà fondamentali, perché in tal caso lo Stato di diritto negherebbe se stesso. |
Davide
Galliani # The Reducible Life Imprisonment Standard from a Worldwide and European Perspective www.lifeimprisonment.eu/ Global Jurist 2016 Life Imprisonment, unlike the death penalty, does not attract the attention of the doctrine. There are, however, significant developments in the European Court of Human Rights case law. In this paper, using a comparative methodology, we highlight the standard that, at international level, allows to consider Life Imprisonment compatible with human dignity-that is the right to a substantial judicial review. It is no longer acceptable that the ‘last word’ on the lifers’ early release is still entrusted to political power. |
Fabio Alonzi |
Alessandro Monti |
Marco
Ruotolo # Tra integrazione e maieutica: Corte Costituzionale e diritti dei detenuti Associazone Italiana dei Costituzionalisti AIC, n. 3, 6 agosto 2016 1. Premessa – 2. Il ruolo della giurisprudenza costituzionale per la definizione di un concetto moderno di rieducazione – 3. I diritti dei detenuti, tra svolgimenti legislativi della Costituzione e interventi della giurisprudenza costituzionale – 4. Una breve conclusione: i limiti dell’approccio giurisprudenziale per la risoluzione dei problemi penitenziari e il fondamentale “criterio di orientamento” desumibile dalla giurisprudenza costituzionale in tema di diritti dei detenuti... |
Alessandro Laurito |
Armando Spataro |
Convegno carcere di Opera giugno 2016 |
Eligio
Resta # Il racconto della fraternità Costituzionalismo.it, 13 giugno 2016 La comunità fraterna non è per definizione il luogo irenico della bontà e dell’oblatività e che, come soltanto la comunità dei fratelli può minacciare la fraternità, è sempre e soltanto la stessa comunità che può coltivarla e realizzarla. Non basta essere fratelli per avere fraternità, come non basta essere uomini per avere umanità e questo ha posto i fratelli, in tutte le dimensioni geopolitiche e in tutte le epoche storiche, sempre e soltanto di fronte alle loro concrete responsabilità... |
Camilla
Mostardini # La Corte di Cassazione sull'applicabilità dello stato di necessità al furto per fame: qualche spunto di riflessione. Nota a Cass. pen., Sez. V, sent. 7 gennaio 2016 (dep. 2 maggio 2016), n. 18248, Pres. Fumo, Rel. Morelli. www.penalecontemporaneo.it/ 8 giugno 2916 |
Andrea
Baiguera Altieri # Il riduzionismo e l'abolizionismo penitenziario www.diritto.it/ 2 giugno 2016 Senza alcun dubbio, oggi, in tutta Europa, necessita con urgenza una radicale Riforma del Diritto Penale, della Procedura Penale nonché del Diritto Penitenziario. Si parla molto e senza rigore tecnico di Garantismo e Legalità, ma le condizioni trattamentali dei detenuti europei hanno raggiunto livelli ormai insostenibili. In buona sostanza, a prescindere dagli slogans elettorali, non vengono riconosciuti i diritti soggettivi e gli interessi legittimi della popolazione carceraria... |
Marco
Pelissero # La politica penale delle interpolazioni. Osservazioni a margine del disegno di legge n. 2067 testo unificato www.penalecontemporaneo.it/ 30 Maggio 2016 1. Il testo unificato: confluenza di diversi disegni di legge. - 2. Le condotte riparatorie. - 3. La politica degli aumenti di pena. - 4. La prescrizione del reato. - 5. L'ampliamento dei reati procedibili a querela. - 6. La delega sulla riforma delle misure di sicurezza. - 7. La delega sulla riforma dell'ordinamento penitenziario. - 8. La riserva di codice. - 9. Alcune considerazioni conclusive. |
Unione delle
Camere Penali Italiane - Osservatorio Europa # La tenuta dell’ordinamento italiano: tra esigenze di giustizia e con-fusioni sistemiche www.camerepenali.it/ 30 maggio 2016 |
Luisa Romano # Non viola la Costituzione la fattispecie incriminatrice della coltivazione di cannabis per uso personale (rectius: la disposizione del t.u. stup. che non vi riconnette una rilevanza meramente amministrativa) "Notarella" a # Corte Costituzionale, sent. 20 maggio 2016, n. 109, Pres. Grossi, Red. Frigo www.penalecontemporaneo.it/ 30 Maggio 2016 |
Carlo Bray |
Raffaele Bianchetti |
Cour Européenne des Droits de l'Homme |
Luigi
Ferrajoli # Verso una Costituzione di minoranza per una democrazia dell'onnipotenza www.qurstionegiustizia.it/ 2 maggio 2016 Dobbiamo decidere NON tanto se vogliamo la Costituzione del ’48 a causa del suo prestigio e del suo valore simbolico, ma dobbiamo decidere tra democrazia parlamentare e sistema sostanzialmente autocratico, monocratico, che non è una questione di forma: questa forma è funzionale a una governabilità indirizzata a dare mani libere in materia soprattutto di diritti sociali, di diritti fondamentali di uguaglianza. Del resto la crescita della disuguaglianza è un fatto sotto gli occhi di tutti che viene incoraggiato dalle politiche governative non solo in Italia. Il nostro voto è una scelta o a favore della democrazia pluralistica costituzionale oppure a favore di un’involuzione personalistica, verticalistica e autocratica del sistema politico. |
Francesco Palazzo |
Commissione
Giustizia del Senato # DDL Delega: "Riforma del Codice penale, del Codice di procedura penale e dell'Ordinamento penitenziario" 5 gennaio 2016 |
Luisa Romano # Ancora dubbi sulla legittimità costituzionale dell’art. 75-bis d.P.R. n. 309 del 1990 www.penalecontemporaneo.it/ 28 Aprile 2016 # Giud. di pace Chioggia, 14 dicembre 2015, ord. (G.U. n. 15 del 13.04.2016) |
Giovanni Canzio |
European Court of Human Rights |
Luca Marafioti
#
Sinergie fra
procedimento penale e procedimento di
prevenzione |
Sergio Romice # L'effettività della tutela preventiva dei diritti dei detenuti e degli internati. A proposito del reclamo giurisdizionale ex art. 35-bis o.p. www.penalecontemporaneo.it/ 14 Aprile 2016 1. Introduzione. – 2. L’oggetto della tutela preventiva: il fatto illecito penitenziario. – 3. Gli elementi costitutivi del fatto illecito. – 3.1. La violazione della norma dell’ordinamento penitenziario. – 3.2. Il pregiudizio all’esercizio dei diritti. – 3.3. I diritti oggetto di tutela. – 3.4. L’estensione della tutela agli interessi legittimi. – 3.5. La gravità e l’attualità del pregiudizio. – 4. Il reclamo generico. – 5. Il diritto alla rieducazione. – 6. I diritti derivanti dalle prestazioni di lavoro. – 7. L’effettività delle decisioni del magistrato di sorveglianza: l’ottemperanza. |
Francesca
Delvecchio # La nuova fisionomia della vittima del reato dopo l'adeguamento dell'Italia alla Direttiva 2012/29/UE www.penalecontemporaneo.it/ 11 Aprile 2016 Il Governo ha approvato il decreto legislativo di attuazione della direttiva 2012/29/UE che istituisce norme in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato e che sostituisce la decisione quadro 2001/220/GAI. Tale decreto si propone di fornire una tutela reale alle persone offese, che si snodi attraverso l'implementazione di diritti dinamici, quali quelli all'informazione e alla partecipazione, creando, al contempo, una rete assistenziale e protettiva che le accompagni nel complesso iter processuale. Particolare attenzione viene riservata ai soggetti vulnerabili come, ad esempio, le donne, i minori, gli stranieri e a chi ha subito violenza. Il provvedimento mira non solo a recepire gli standards minimi imposti dall'Europa, ma, altresì, a rispondere alle esigenze solidaristiche di matrice costituzionale, che prescrivono l'inclusione della vittima nel processo con la stessa intensità desumibile dai richiami sovranazionali. |
Commissione
Europea # Quadro di valutazione UE della giustizia 2016 http://ec.europa.eu/ Bruxelles, 11.4.2016 Il quadro di valutazione UE della giustizia è uno strumento informativo volto ad aiutare l'Unione europea e gli Stati membri a ottenere una giustizia più efficiente fornendo dati oggettivi, attendibili e comparabili sulla qualità, l'indipendenza e l'efficienza dei sistemi giudiziari di tutti gli Stati membri. Il quadro di valutazione contribuisce a individuare le possibili carenze, i possibili miglioramenti e le buone prassi, illustrando le tendenze del funzionamento dei sistemi giudiziari nazionali nel tempo. Pertanto non presenta una graduatoria unica generale, bensì una panoramica sul funzionamento di tutti i sistemi giudiziari in base a vari indicatori che presentano un interesse comune per tutti gli Stati membri. |
Francesco Machina Grifeo |
Cassazione Penale Sez. 1
# Sentenza
n. 14008 del 2016 |
Marcello
Daniele # La triangolazione delle garanzie processuali fra diritto dell'Unione europea, CEDU e sistemi nazionali www.penalecontemporaneo.it/ 6 Aprile 2016 1. Un diritto proteiforme. - 2. L'irruzione della giurisprudenza sul terreno dei bilanciamenti legislativi. - 3. La triangolazione degli standard di tutela dei diritti fondamentali postulata dall'art. 53 della Carta di Nizza. - 4. Le tecniche di triangolazione non consentite dall'Unione. - 5. Le tecniche di triangolazione consentite. - 5.1. La soccombenza degli standard eurounitari in conflitto con la CEDU. - 5.2. La prevalenza degli standard eurounitari analoghi a quelli convenzionali in caso di precisione del diritto dell'Unione. - 5.3. La prevalenza degli standard eurounitari più garantistici degli standard nazionali. - 5.4. Il bilanciamento degli standard in base al principio di proporzionalità. - 6. Il dovere di motivare il distacco dai canoni nazionali di proporzione. - 6.1. Il buon esempio di Lanigan. - 6.2. Il cattivo esempio di Taricco. - 7. La triangolazione in sintesi. |
Corte di giustizia dell'Unione europea
En présence d’éléments objectifs, fiables, précis et dûment actualisés témoignant de l’existence de défaillances soit systémiques ou généralisées, soit touchant certains groupes de personnes, soit encore certains centres de détention en ce qui concerne les conditions de détention dans l’État membre d’émission, l’autorité judiciaire d’exécution doit vérifier, de manière concrète et précise, s’il existe des motifs sérieux et avérés de croire que la personne concernée par un mandat d’arrêt européen émis aux fins de l’exercice de poursuites pénales ou de l’exécution d’une peine privative de liberté courra, en raison des conditions de sa détention dans cet État membre, un risque réel de traitement inhumain ou dégradant, au sens de l’article 4 de la charte des droits fondamentaux de l’Union européenne, en cas de remise audit État membre... |
Eva
Mariucci # Detenzione cautelare e stato di salute particolarmente grave: “letture” consolidate e recenti prospettive Processo penale e giustizia n. 2 | 2016 Il diritto alla salute costituisce prerogativa costituzionale del detenuto, ma non è sempre agevole operare il giusto bilanciamento tra esigenze collettive ed individuali; nel caso di detenzione ante iudicatum, poi, l’aspirazione alla effettiva salvaguardia del diritto è persino rafforzata dalla presunzione di innocenza. L’incauta formulazione dell’art. 275, comma 4-bis, c.p.p. amplifica le criticità, imponendo esplicite direttrici interpretative. In proposito, recenti approdi esegetici hanno enfatizzato diversi profili connessi alla tutela dell’integrità psico-fisica, chiarendo – forse una volta per tutte – che nelle ipotesi di malattia particolarmente grave, nonostante la compatibilità con la detenzione, il giudice dovrà in ogni caso pronunciarsi per l’inapplicabilità della custodia cautelare se l’adeguatezza di cure non può essere garantita all’interno del circuito penitenziario. |
Ministero della Giustizia |
Marco Ruotolo |
Giuseppe
Melchiorre Napoli # Il principio di legalità dell’azione amministrativa nell’esecuzione penitenziaria Archivio Penale n. 1, 2016 1. Dalla “supremazia speciale” dell’istituzione carceraria al “modello a tre elementi”: legge, potere amministrativo e diritti fondamentali della persona detenuta. – 2. Il potere amministrativo di natura autoritativa al cospetto dei diritti fondamentali della persona in vinculis: il principio di “legalità sostanziale”. – 3. Il principio di “legalità sostanziale” e la sua degradazione a mera “legalità formale”. Casi paradigmatici. – 4. L’elusione del principio di legalità: i poteri amministrativi privi di fondamento legislativo. Il trattenimento provvisorio della corrispondenza epistolare tra detenuti sottoposti al regime di sospensione delle ordinarie regole del trattamento ex art. 41-bis, co. 2, ord.penit. – 4.1. L’istituzione delle sezioni a “custodia aperta”: considerazioni conclusive. |
Luigi Ferrajoli |
Giovanni Canzio (Primo presidente della
Corte di Cassazione) Al giusto equilibrio tra la dimensione creativa del diritto giurisprudenziale e le aspettative di qualità, coerenza e prevedibilità delle decisioni contribuisce la Cassazione, giudice di legittimità che, con le sue più significative decisioni (i precedenti), svolge una funzione di sintesi ordinatrice del circuito pluri-livello della giurisprudenza e degli standard di tutela dei diritti fondamentali.Funzione questa (la nomofilachia) che riveste nei moderni sistemi giuridici un importante rilievo per la certezza del diritto... |
Jacopo Della Torre ... a essere messa in dubbio non è stata solo la legittimità costituzionale di singoli aspetti dell'attuale disciplina della messa alla prova per adulti, ma anche l'intera struttura di un istituto, che prevede - tra l'altro - un vero e proprio «percorso trattamentale» da svolgersi nei confronti di un soggetto non condannato in via definitiva... |
Giorgio Spangher # Giurisdizione. Accusa. Separazione. Difesa. Giusto processo www.parolaalladifesa.it/ Fascicolo 1/2016 La separazione, comunque attuata, si impone sia se il p.m. involve il suo ruolo in senso inquisitorio, risultando necessario allontanare il giudice – garante della giurisdizione – dal background culturale dell’accusa, sia nel caso in cui il ruolo del p.m. dovesse evolversi, dovendo comunque differenziarsi e non identificarsi nel giudice. |
Jacopo
Della Torre # Per la Suprema Corte l’indisponibilità del “braccialetto elettronico” comporta l’applicazione degli arresti domiciliari “semplici”: una discutibile lettura dell’art. 275-bis c.p.p. Processo penale e giustizia n. 1 | 2016 |
Raffaele
Bianchetti # Il contributo dei giudici onorari alla decisione dei collegi del tribunale di sorveglianza: il punto di vista dell'esperto componente www.penalecontemporaneo.it/ 26 Febbraio 2016 ... Qui sta un contributo fondamentale che il giudice onorario può dare nei collegi di sorveglianza al momento della decisione, vuoi perché egli è meno “ancorato” al dato normativo, vuoi perché proprio in questo sta la natura del suo apporto sostanzialmente consulenziale: trasfondere in sede giudiziaria valutazioni scientifiche inerenti alla persona, mettere in comunicazione “mondi” concettuali diversi e per certi versi lontani, fare “dialogare” le scienze criminali- mpiriche con quelle criminali-giuridiche... |
Giulia Lanza |
Andrea Orlando # Audizione del guardasigilli Andrea Orlando in Commissione giustizia Camera dei deputati www.giustizia.it/ mercoledì 17 febbraio 2016 |
Luca
Barontini # L'affidamento in prova al servizio sociale 'allargato' e mancato 'allargamento' del termine di sospensione dell'ordine di esecuzione. L'anomalia di un decreto "svuotacarceri" che impone la carcerazione www.penalecontemporaneo.it/ 5 Febbraio 2016 Il D.L. 146 del 2013 ha introdotto una nuova modalità di affidamento in prova al servizio sociale a cui è possibile accedere con un residuo pena da espiare fra i tre e i quattro anni. Nessuna modifica è però intervenuta sull’art. 656, comma 5, c.p.p., determinandosi, in tal modo, una scollamento fra il termine per la sospensione dell’ordine di carcerazione e quello per accedere al beneficio in esame; di talché coloro che potrebbero accedere alla nuova forma di misura alternativa alla detenzione si trovano costretti a fare ingresso in istituto, anche per brevissimi periodi, al solo fine di presentare l’istanza per il beneficio penitenziario. |
Federica
Urban # Sulla illegittimità costituzionale dell'applicazione obbligatoria della recidiva anche ai reati di particolare gravità e allarme sociale. # Corte costituzionale, sent. 8 - 23 luglio 2015, n. 185 www.penalecontemporaneo.it/ 4 febbraio 2016 1. La questione di legittimità costituzionale. - 2. I principi sottesi. - 3. La disciplina della recidiva dopo la legge n. 251 del 2005. - 4. Le criticità della recidiva secondo la dottrina. - 5. La sentenza n. 185 del 2015 della Corte costituzionale. - 6. Gli effetti della pronuncia di incostituzionalità sul giudicato. - 7. Considerazioni conclusive: sulla discrezionalità del giudice. |
Marta Chiara Malacarne (Presidente
Vicario della Corte di Appello di Milano) |
Donatella Ferranti |
Lorenzo Miazzi |
Inaugurazione anno giudiziario 2016 #
Intervento del
Procuratore Generale Pasquale Ciccolo |
Carol Ruggiero E’ dunque impossibile negare che espressioni tipiche del diritto penale d’autore continuino sopravvivere, spesso a stento, in numerose fattispecie astratte presenti nel nostro ordinamento penale. Tuttavia, dinanzi alla costante riemersione di simili logiche, resta ferma, oggi più che mai, la necessità di arginare definitivamente queste tendenze e di riportare il diritto penale alla sua originaria ispirazione oggettivistica. |
Martina Cagossi |
Marco
Bouchard # Prime osservazioni al decreto legislativo sulle vittime di reato http://questionegiustizia.it/ 14 gennaio 2016 Il d.lgs. 15 dicembre 2015, n. 212 attua la direttiva 2012/29/UE del Parlamento europeo e del Consiglio. Non vi è dubbio che l'irruzione della vittima nella normativa processualistica altera il tradizionale schema accusatorio che oppone il cittadino accusato alla potestà punitiva dello stato e propone una relazione triadica nella quale anche il giudice diventa sempre più spesso interlocutore per soddisfare esigenze che non si risolvono nel mero giudizio. La direttiva sulle vittime elegge il giudice a garante della vittima non meno di quanto non lo debba essere già dell'accusato. |
Francesco
Palazzo # Legalità fra law in the books e law in action www.penalecontemporaneo.it/ 13 Gennaio 2016 1. Due considerazioni preliminari. - 2. I tradimenti legislativi della legalità. - 3. La nozione debole delle legalità fatta propria dalla Corte costituzionale. - 4. Verso la legalità effettuale o in action. - 5. Nuove regole interpretative? - 6. La legalità come certezza soggettiva e l'errore sul precetto. - 7. La legalità come certezza oggettiva e i possibili rimedi all'incertezza. - 8. Segue. Il valore vincolante del precedente. |
Valeria Bove |
European
Committee for the Prevention of Torture and Inhuman
or Degrading Treatment or Punishment (CPT) # Living space per prisoner in prison establishments: CPT standards Strasbourg, 15 December 2015 The CPT’s basic minimum standard for personal living space in prison establishments is: | 6m² of living space for a single-occupancy cell + sanitary facility | 4m² of living space per prisoner in a multiple-occupancy cell + fully-partitioned sanitary facility | at least 2m between the walls of the cell | at least 2.5m between the floor and the ceiling of the cell |
Giulia
Alberti # Non punibilità per particolare tenuità del fatto. Voce per "Il libro dell'anno del diritto Treccani 2016" www.penalecontemporaneo.it/ 16 Dicembre 2015 1. La ricognizione. - 2. La focalizzazione. - 2.1. Natura giuridica dell'istituto. - 2.2. Ambito di applicazione. - 2.3. Presupposti applicativi: particolare tenuità dell'offesa. - 2.4. (Segue): non abitualità del comportamento. - 2.5. Profili processuali. - 3. I profili problematici. - 3.1. Soglie di punibilità e particolare tenuità dell'offesa. - 3.2. Diritto intertemporale. |
L’altro diritto ONLUS |
Filippo Lombardi |
Massimo Ceresa Gastaldo |
Alessandro Margara |
Mauro Palma # The evolution of new penal patterns www.dirittopenitenziarioecostituzione.it/ VII Annual Conference of the European Penitentiary Training Academies (EPTA) Network, Roma 4 - 6 Novembre 2015) Responsabilizzante e infantilizzante, indicano due modi di pensare il carcere e di costruire concettualmente la detenzione; due modelli che si confrontano nel panorama detentivo europeo e si riflettono nella vita quotidiana all'interno delle mura. L’adesione all’uno o all’altro determina anche una diversa organizzazione dello spazio detentivo e, conseguentemente, differenti scelte architettoniche e progettuali. |
Luisa Romano Viene rimessa al vaglio della Corte costituzionale una tra le più controverse modifiche del Testo unico delle leggi in materia di stupefacenti e sostanze psicotrope introdotte dalla cd. legge "Fini-Giovanardi", con cui si è previsto un inedito e variegato sistema di misure restrittive della libertà personale e della libertà di movimento nei confronti di diverse categorie di tossicodipendenti ed assuntori di sostanze stupefacenti che, «in relazione alle modalità od alle circostanze dell'uso» di queste ultime, possano rappresentare un «pericolo per la sicurezza pubblica» |
Claudio Sarzotti |
Daniela Vigoni Dall’evoluzione del quadro normativo e dai recenti sviluppi giurisprudenziali emerge sempre di più il valore relativo del giudicato: sensibile alle esigenze di salvaguardia dei diritti fondamentali della persona, permeabile alle istanze di giustizia sostanziale e processuale, recessivo rispetto ai tradizionali obiettivi di certezza e di stabilità del decisum. |
Domenico Pulitanò |
Giuseppe Biondi |
Orsetta Giolo |
Marta Bargis |
Sost. Proc. Dott. Antonio Rinaudo
Erri De Luca |
Tribunale di Nola, Giudice per le Indagini Preliminari (Giuseppe Sepe)
#
Questione
di legittimità costituzionale dell’articolo
309, comma 10, del c. p. p. |
Gioacchino
Romeo # Allegria di naufragi: dove va la Corte di cassazione? Appunti sparsi a margine dell'Assemblea generale della Corte di cassazione www.penalecontemporaneo.it/ 12 Ottobre 2015 1. Premessa: l'Assemblea generale della Corte del 24 aprile 1999. - 2. La deliberazione dell'Assemblea. - 2.1. Revisione dell'art. 111 Cost. - 2.2. Abolizione del ricorso per cassazione in materia di archiviazione e personale dell'imputato. - 2.3. Rito scritto come modello. - 2.4. Altre modificazioni. - 2.5. Cestinazione in sede di esame preliminare del ricorso. - 2.6. Utilizzo dei magistrati dell'Ufficio del massimario. - 2.7. Sentenza breve. - 3. Il punto di "non ritorno". - 3.1. Il carico penale della Corte suprema negli ultimi quaranta anni. - 3.2. Rapporti tra cause di non punibilità e inammissibilità. - 4. Questioni a Strasburgo di difficile soluzione. - 4.1. Profili problematici della giurisprudenza delle Sezioni unite. - 4.2. Prospettive giurisprudenziali futuribili. - 5. Conclusioni. |
Glauco
Giostra # La riforma della riforma penitenziaria: un nuovo approccio ai problemi di sempre Costituzionalismo.it, Fasc. 2, 2015 Gli Stati generali potranno costituire, quindi, una sorta di “placenta culturale” per la riforma, sensibilizzando l’opinione pubblica, preparandone l’habitat sociale. Precondizione indispensabile, questa, poiché nessuna importante novità legislativa farà mai presa sulla realtà, se prima le ragioni che la ispirano non avranno messo radici nella coscienza civile del Paese. |
Marco Ruotolo |
Igino
Cappelli # L'altro carcere Si tratta di uno stralcio dal più ampio Il carcere controriformato, intervento nell’ambito del convegno dal titolo «La realtà del carcere a due anni dalla riforma» promosso da Magistratura democratica e dalla Giunta regionale toscana, nel dicembre 1977, svoltosi a Firenze. Questione Giustizia 2/2015 |
European
Court of Human Rights | Cour Européenne des Droits
de l'Homme # Case of Bouyid v. Belgium Strasbourg, 28 September 2015 Anche un singolo schiaffo, dato da un agente di polizia ad una persona sottoposta a limitazione della libertà personale - quantunque ascrivibile all'esasperazione del pubblico ufficiale innanzi all'insolenza del soggetto -, può assurgere al rango di trattamento degradante: tale percossa appare, infatti, lesiva della dignità dell'essere umano, giacché coinvolge una parte del corpo che costituisce il centro della personalità dell'individuo e - soprattutto se inferta a chi si trova sottoposto all'altrui controllo - rimarca la posizione d'inferiorità della vittima rispetto al reo. # Francesca Cancellaro, Diritto Penale Contemporaneo, 23 novembre 2015 |
# Cassazione Penale, Sez. III, 14
settembre 2015 (ud. 23 giugno 2015), n. 36906 |
European Court
of Human Rights | Cour Européenne des Droits de
l'Homme # Affaire Khlaifia et autres c. Italie (# in italiano...) Strasbourg, 1er septembre 2015 Les 16 et 17 septembre 2011 les requérants quittèrent avec d’autres personnes la Tunisie à bord d’embarcations de fortune dans le but de rejoindre les côtes italiennes. Après plusieurs heures de navigation, les embarcations furent interceptées par les garde-côtes italiens, qui les escortèrent jusqu’au port de l’île de Lampedusa. Les requérants furent transférés au Centre d’accueil initial et d’hébergement sis à Contrada Imbriacola... | La Cour... 3. Dit, à l’unanimité, qu’il y a eu violation de l’article 5 § 1 de la Convention ; 4. Dit, à l’unanimité, qu’il y a eu violation de l’article 5 § 2 de la Convention ; 5. Dit, à l’unanimité, qu’il y a eu violation de l’article 5 § 4 de la Convention ; 6. Dit, par cinq voix contre deux, qu’il y a eu violation de l’article 3 de la Convention du fait des conditions d’accueil des requérants dans le CSPA de Contrada Imbriacola... |
Fabio Fiorentin L'istituto della non punibilità per particolare tenuità del fatto (articolo 131-bis del Codice penale), introdotto dal Dlgs 28/2015, inizia a trovare applicazione nelle aule dei tribunali. Si tratta, per ora, di pochi casi, che rappresentano tuttavia un primo interessante indicatore di quello che potrà costituire, a regime, il campo di operatività del nuovo strumento, concepito per deflazionare il carico della giustizia da una massa di imputazioni "bagatellari" per le quali non appare giustificata - alla luce dei principi di proporzionalità e sussidiarietà della pena - l'inflizione della sanzione penale... |
Unione delle
Camere Penali Italiane - Osservatorio Europa # La proposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sul rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione di innocenza e sul diritto di presenziare al processo nei procedimenti penali: quali conseguenze nel sistema processuale italiano e quale il corretto approccio del difensore alla questione? www.camerepenali.it/ Roma, 20 luglio 2015 |
Domenico Pulitanò #
Paradossi della
legalità. Fra Strasburgo, ermeneutica e riserva
di legge |
Francesco
Caprioli # Prime considerazioni sul proscioglimento per particolare tenuità del fatto www.penalecontemporaneo.it/ 8 Luglio 2015 Gli artt. 1-5 del d.lgs. 16 marzo 2015, n. 28 hanno dato attuazione alla direttiva di legge delega contenuta nell'art. 1 comma 1 lett. m della legge 28 aprile 2014, n. 67, che invitava il governo a «escludere la punibilità di condotte sanzionate con la sola pena pecuniaria o con pene detentive non superiori nel massimo a cinque anni, quando risulti la particolare tenuità dell'offesa e la non abitualità del comportamento». Nel presente contributo, la riforma viene analizzata nei suoi numerosi aspetti problematici: proiezione funzionale dell'istituto, natura giuridica, presupposti applicativi, risvolti processuali, rapporti con l'azione civile di risarcimento del danno. |
Giorgio
Spangher # Brevi riflessioni sistematiche sulle misure cautelari dopo la l. n. 47 del 2015 www.penalecontemporaneo.it/ 6 Luglio 2015 Invero, per un verso, si tende a circoscrivere il raggio di operatività dello strumento cautelare, rendendone per un verso più stringenti i presupposti e giustificati i provvedimenti, con il carcere concepito come extrema ratio e comunque confinato in situazioni connotate dalla necessità; per un altro, si punta a fare del riesame uno strumento di stabilità e solidità del provvedimento restrittivo, considerato che è stato disposto inizialmente senza contraddittorio. |
Giorgio Santacroce # Franco Ippolito, Il funzionamento dela Corte di cassazione: il settore penale, www.cortedicassazione.it/ 25 giugno 2015 |
Fabio
Basile # Le misure di prevenzione dopo il c.d. codice antimafia. Aspetti sostanziali e aspetti procedurali Giurisprudenza Italiana - Giugno 2015 La prevenzione dei reati e` un compito fondamentale e imprescindibile di ogni societa` organizzata. Come tale compito debba e possa essere svolto, senza sfigurare il volto di uno Stato democratico di diritto, è tuttavia questione di estrema complessità e delicatezza, che impone un difficile equilibrio tra esigenze di garanzia ed esigenze di efficacia. |
Glauco Giostra, Pasquale Bronzo (eds.) | Rossano
Adorno, Alessandro Albano, Marcello Bortolato,
Pasquale Bronzo, Pietro Buffa, Silvia Buzzelli,
Carmelo Cantone, Lina Caraceni, Stefania
Carnevale, Claudia Cesari, Laura Cesaris, Agata
Ciavola, Maria Grazia Coppetta, Franco Corleone,
Alessandro De Federicis, Massimo De Pascalis,
Angela Della Bella, Franco Della Casa, Maria Lucia
Di Bitonto, Giovanna Di Rosa, Federico Falzone,
Vittorio Fanchiotti, Fabio Fiorentin, Carlo
Fiorio, Benedetta Galgani, Marco Gambardella,
Maria Gaspari, Maria Pia Giuffrida, Patrizio
Gonnella, Stefano Grillo, Anna Maria Marin, Nicola
Mazzamuto, Michele Passione, Vania Patanè,
Francesco Picozzi, Riccardo Polidoro, Adonella
Presutti, Ettore Randazzo, Carlo Renoldi, Paolo
Renon, Massimo Ruaro, Marco Ruotolo, Fabrizio
Siracusano, Paola Spagnolo, Valerio Spigarelli,
Andrea Tassi, Daniela Verrina, Daniele Vicoli |
Questione Giustizia. Trimestrale
promosso da Magistratura democratica |